Non ho abbandonato il blog, ho abbandonato il mondo. Sì, quello normale.
A breve ho una scadenza -per così di dire- e dopo quella, una svolta; questa cosa mi mette ansia, giusto perché io, di mio, non soffro mai di ansia. Il risultato è unicamente uno: quando posso esimermi dal pensare a tale spada di Damocle, scappo nel mondo di NT. Ormai mi sono gettata, non ne esco, non ne sono mai uscita. E temo che la cosa stia peggiorando. Ciò che mi preoccupa è che quando leggo di scrittori (pubblicati) non leggo mai fatti di questo genere, forse ho una qualche malattia.
Bene. Tanto il mio fisico sta già somatizzando, aggiungiamo qualcosa, che male c’è?
Ragazzi, le vacanze sono finite da un bel po’, l’Epifania si è portata via le feste e la mia salute mentale. Ho un paio di post da scrivere, post un po’ più intelligenti (?), relativi alle tematiche di questo blog, che non è dedicato solo alle cretinate di Dil, giuro. Uno è su un libro, l’altro è proprio sull’editoria.
Domani aggiorno (e mi degno anche di rispondere ai vostri commenti passati...)
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