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venerdì 5 maggio 2017

Finalmente anche Nuova Vita su KU


Più o meno è un anno che cerco di pubblicare l'ebook di Nuova Vita - Volume unico, ma nulla, era online solo la versione cartacea. Ieri ho riprovato così, per caso, e... eccolo qui!! ^_^
amazon.it/Tiger-Fighters-nodo-del-tempio-ebook/dp/B01H3G5F4Y
Dil tanto felice!


Gratuito per Kindle Unlimited



mercoledì 26 aprile 2017

Tiger Fighters I - Booktrailer

Buongiorno, mondo web! Rispunto in questi lidi per lasciarvi il bellissimo booktrailer fatto da Valentina Modica per Tiger Fighters I - Il nodo del tempio
E a voi piace?

Gratis su KindleUnlimited
www.amazon.it/Tiger-Fighters-nodo-del-tempio-ebook/dp/B01H3G5F4Y

venerdì 24 giugno 2016

Vinci copia cartacea o ebook Tiger Fighters di Dilhani Heemba

Per chi fosse su Facebook, possibilità di vincere l'ebook di Tiger Fighters.
Per i miei lettori, possibilità di vincere il cartaceo.
Regolamento qui

lunedì 11 aprile 2016

Santa cecropia, sono più di due anni che non posto…

Santa cecropia, sono più di due anni che non posto…
Cos’è successo nel frattempo? Niente, niente degno di nota, a parte aver superato un brutto periodo a casa.
Scrittevolmente parlando, mi sono degnata di finire Tiger Fighters. È stata dura, per tanti motivi: il periodo no prima di tutto, ma anche per la diversa impostazione del romanzo con più protagonisti, l’alternanza di pov, con caratterizzazioni diverse e diverso modo di parlare, almeno per alcuni di loro; non ultimo la protagonista principale, molto lontana da me, rispecchia il periodo che ho vissuto, ma anche i difetti di alcune persone che ho vissuto in questo momento; Daksha, così si chiama, non è un’antieroina, ma ha lati molto scuri, volevo che fosse così, ed è stata dura da scrivere, perché non volevo renderla troppo antipatica, volevo darle tinte forti, ma comunque umane. Non so se sia riuscita nell’intento. Credo che, indipendentemente da come andrà, sia stato un buon esercizio per me. Molto diverso da Nuova Terra, per vicinanza, per sentimenti, per avventure, per empatia, per costruzione.
Chissà cosa porterà.
Per Nuova Terra, la saga, ho avuto le mie piccole soddisfazioni in questi anni. Nulla di eccezionale, nessuna CE interessata, ma non mi lamento.
Ho tanti plot già su schema, troppi iniziati a scrivere, nessuno, a parte Tiger Fighters finito. Spero di riuscire a darmi da fare nei prossimi mesi.

Il sogno è decisamente ancora a metà.

venerdì 24 giugno 2011

La pazienza è un analgesico

Ed è per questo che non funziona più: assuefazione. Non parlo della pazienza nei confronti degli altri, parlo di quella nei confronti della vita, parlo di quella che ti dicono tutti di avere -da quasi dieci anni- quando sconsolata ti rendi conto che i sogni non si realizzano mai. La mia, di pazienza, non funziona più: il mio corpo non la recepisce.

Vedrai che le cose si risolveranno non ha più senso. Ora, adesso non sono risolte, e se la mia speranza esiste ancora, e se un domani una svolta ci sarà, ora, adesso non sono risolte. Il sogno potrà realizzarsi, ma non il sogno iniziale: se hai sognato di fare una cosa a dieci anni e la realizzi a cinquanta, il sogno si è realizzato solo in parte. Sì, accontentiamoci del meglio tardi che mai, ma ora, adesso quel sogno è rimasto tale: impalpabile.

Non c’è nessuna svolta, neppure all’orizzonte, e io mi sono stancata di sentirmi dire che devo avere pazienza. La pazienza non cura la malattia, la pazienza è un analgesico, nulla di più; la mia mente ha compreso il trucco.

mercoledì 11 agosto 2010

That's me

Giornata del tutto sfasata. Ne ho approfittato per aggiornare il mio profilo su facebook. Ecco qualcosa su di me.

***
Adoro l'ananas (dello Sri Lanka), le ciliegie, i fichi, la cannella, la nutella, la pasta di mandorle e i gelati supercalorici.


Sniffo terra bagnata e benzina. Oltre i profumi Ck e il dopo barba del mio ragazzo.


Amo i cavalli e ho un debole per quelli neri. Mi affascinano i lupi, le tigri bianche e i cuccioli di orso.


Contraddizioni: amo stare con gli amici (con i soliti 4 stronzi -FB docet) e stare sola a farmi gli affaracci miei. Amo Roma e la odio. Sono una persona romantica, ma anche molto cinica in merito.


Odio le zanzare e la cicoria. Non mi piace fare shopping e mangio solo cucina italiana, o quasi.


Se avessi tempo e denaro viaggerei per tutto il mondo.


Mi ipnotizzano i fuochi d'artificio, il fuoco di notte (sarò una potenziale piromane?), i tramonti, i mille arcobaleni creati dai cristalli, il blu non troppo scuro.


A parte alcuni giorni del mese, amo essere donna, ma odio le scarpe, le borse e i gridolini idioti.


Vorrei essere più alta, più magra, più studiosa, più decisa, meno distratta, meno ansiosa, meno piagnona (piango quando sono arrabbiata e sto litigando con qualcuno, e lo detesto).



Se non s'è capito, chiacchiero tanto...

martedì 6 luglio 2010

com'è cominciata io lo saprei...

Un bel giorno ti alzi e ti metti a scrivere, poi …puff! tiri fuori la Divina Commedia. Magari. Tolto il fatto che credo proprio che nessuno scriverà mai più la Divina Commedia, per scrivere quattro righe messe in croce, che abbiano un senso e che siano leggibili, hai bisogno di tempo, il tempo di ora, il tempo passato in cui hai letto e scritto, il tempo per riflettere, il tempo per aprire il dizionario ogni cinque secondi o quasi. Io non sono una scrittrice, nel senso che al momento non ho ancora pubblicato, ma inizio a capire come funziona. E no, non puoi alzarti la mattina senza il suddetto “tempo” e scrivere la Divina Commedia, neanche se ti sei fatto di funghetti. Credo che sia giusto così, e a me piace. Poi un sogno, l’idea, la necessità, e allora butti giù. Non so come sia successo agli altri, a me è successo in questo modo. Scrivo da quando ho imparato a tenere una penna in mano, la tenevo male, anzi la tengo ancora male, e facevo un sacco di errori, ma le idee non mi mancavano, nonostante la pigrizia - e, ahimè, anche la pigrizia ce l’ho ancora. Di fatto, però, ho sognato, beh, no, non tutto un libro, ma almeno quello che conta: i protagonisti, l’ambiente, la particolarità di quell’onirica visione. Questo un anno fa. Poi è venuto un viaggio nello Sri Lanka, mio paese natale, e con quello il sogno ha preso la forma di un’idea, un libro ben articolato. Infine, dopo un periodo di impicci universitari e preoccupazioni familiari, è venuta la necessità. La necessità di estraniarmi dalla me che stavo vivendo, ansiosa come sempre, frustrata come pochi e scazzata come mai. Ho sempre scritto per necessità di questo genere, in effetti; tutte le mie poesie, tutti i miei racconti e anche i due romanzi che ho scritto da quindicenne e da ventenne (e oggi questo stesso blog - oh, 'sta giornata finirà?) erano un modo per fuggire a qualcosa, non sempre in negativo, tuttavia sempre alienante. Un balsamo per i miei personali sbalzi di umore, i brutti pensieri e le paranoie. Tre mesi, anzi se togliamo le domeniche, gli esami e un periodo di incertezza, direi due mesi e una settimana per mettere nero su bianco circa 190mila parole. Drogata. O come mi ha definita il mio ragazzo, “innamorata”. Ora, non ho la pretesa di farmi chiamare scrittrice, non ho la pretesa di pensare che arrivi qualcuno a pubblicare la mia storia facendomi inchini, non sono così sciocca, la vita la conosco, i miei limiti anche, ma è un sogno e se non ci provo rimarrà tale. Come si dice, se vuoi una cosa, prendila. E se me la prendo in quel posto… Mon Dieu, tanto ho la collezione.

My name is...

  Su wiki si trova questo: Il nome proprio di una persona viene attribuito alla nascita ed ha la funzione di identificare la persona stessa, da solo se all'interno del nucleo familiare o in situazioni informali, mentre insieme al cognome e ad altri dati se nella società civile. In quasi tutte le religioni esistono particolari cerimonie legate all'assegnazione del nome al neonato. Il nome, dunque, é uno degli aspetti più importanti di noi.

  Io di nomi ne ho avuti diversi, sia perché amo i soprannomi, sia perché sono stata adottata. All'anagrafe ho un nome italiano: quello di battesimo é di origine cristiana e il cognome è di origine greca, ed è molto usato in Sicilia. Il mio secondo nome, invece, é il nome che mi hanno dato alla nascita i miei genitori di sangue.

  Dilhani é uno dei nomi più usati nello Sri Lanka, dove sono nata, e mi é sempre piaciuto il suo suono, significa "piccola stella", anche se, a quanto mi hanno raccontato, esisterebbero variazioni sul tema! Heemba é una sorta di acronimo del mio nome, cognome e secondo nome. Con questo "bagaglio" mi affaccio al mondo dell'editoria, o almeno ci provo.

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