Visualizzazione post con etichetta recensioni libri. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta recensioni libri. Mostra tutti i post

venerdì 31 maggio 2013

Ok, aggiorniamo

Con terribile ritardo, aggiorno il blog.
Vi risparmio i dettagli della vita privata: stendiamo un velo pietoso.

Capitolo Bruci il mare: direi che sta andando bene, nel mio piccolo. Sono contenta che la maggior parte delle persone abbia compreso e in qualche modo amato anche il carattere particolare di JJ (protagonista femminile); su Tip... non avevo molti dubbi. Sono rimaste 20 copie, poi metterò il libro su Lulu.
Di seguito, un paio di recensioni:

Capitolo ebook di Nuova Terra: finalmente caricato in rete, lo potete trovare anche su Amazon qui: http://www.amazon.it/Nuova-Terra-occhi-dellerede-ebook/dp/B00D123GG4/ref=sr_1_2?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1369844590&sr=1-2 è solo la prima parte del libro; la seconda penso per fine giugno, dipende da Youcanprint. Le copie cartacee sono ancora un po', quindi potete chiederle direttamente a me, come sempre, poi andranno anche quelle su Youcaprint/Amazon

Capitolo Le Figlie di Ananke: poiché non tutti riuscivano a leggerlo in ebook, l'ho messo cartaceo su Lulu, qui, http://www.lulu.com/shop/dilhani-heemba/le-figlie-di-ananke-black-light/paperback/product-21045781.html in ebook, rimane gratuito sul mio sito.
Di seguito, un paio di recensioni:

Tornerò tra mille anni, se sarò ancora viva.

Dil

Ebook di Nuova Terra. Il sangue dell'erede. Seconda Parte

sabato 9 marzo 2013

I primi due commenti su Bruci il mare


"Un bel ritorno a Nuova Terra. Il racconto di Tip rispecchia in pieno il personaggio, passionale e sanguigno, e non delude. Questa novella non risente dei tempi di stallo tecnici che ci sono nei due romanzi della Saga, perché non ha bisogno di spiegare il contesto e sfrutta un ritmo più scorrevole. I dialoghi sono brillanti, i confronti fra i protagonisti serrati, il libro scivola via in un attimo e non annoia. 
Non è un libro leggero, è comunque un racconto profondo e non mancano i temi difficili. Tip ha un'anima scanzonata, ma nonostante tutto realista, sa che il mondo non è un bel posto eppure quando è alla prova dei fatti si comporta secondo un codice morale da eroe, vuole aggiustare le cose, correggere le ingiustizie, guarire le ferite degli altri. Dietro a quel "Non ho un'anima" che afferma a Shay alla fine del libro, si nasconde invece un cuore grande, probabilmente a dispetto di se stesso. Tip ti prende e ti conquista pagina dopo pagina, con il suo fascino da bad boy, ma anche con le sue debolezze. Più cinica è la coprotagonista JJ, veramente donna e bambina come la definisce Tip. Donna perché conosce la sofferenza e l'ha accettata, è una sopravvissuta che non si piange addosso, bambina invece perché non comprende, se non alla fine, che arrendersi ai propri sentimenti non è mai una sconfitta. JJ non si fida più di nessuno, rifiuta tutto il mondo, ferendo in fondo solo se stessa con la sua strafottenza. Un paio di volte l'avrei presa per le spalle e scrollata pure io come fa Tip. 
Quello che doveva essere il tema portante della novella, l'erotismo, è alla fine un complemento a coronamento della storia, che non la prevarica. Ha senso questo lato più passionale perché i due protagonisti sono appassionati, hanno passione di vivere, e sono molto fisici, anche al di fuori dei rapporti intimi. Mi è piaciuto anche il tocco di realismo che è stato messo nel parlare del sesso (anticoncezionali e ciclo soprattutto, quello quasi tutti se lo dimenticano!!!).
E' stata una lettura molto bella, veramente coinvolgente, ho riso dei loro battibecchi e mi sono fermata a pensare durante i loro scontri, sentendomi partecipe della loro sofferenza." http://www.anobii.com/martigov1980/books


"Capita a volte di leggere dei romanzi dove si fa fatica ad abbandonare anche i personaggi non protagonisti (quando chiamandoli secondari ti sembra solo di sminuirli), e questo è il caso dei romanzi di Dilhani. Dopo aver letto (e molto apprezzato) la saga di "Nuova Terra" e "Nuova Vita" mi era restato un senso di vuoto per essere uscita dall'atmosfera dei romanzi...e per aver abbandonato quei personaggi non principali (secondari proprio non riesco a dirlo...Danka secondaria? immagino mi tirerebbe un pugno se si sentisse definita così)...in fondo la storia di Shay e Dahal ha un finale...ma, in questo caso, Tip?? Che ne è stato di lui?? Quindi grazie innanzitutto a chi ha insistito per far scrivere questo spin-off! E Dilhani ci ha messo fantasia e talento, gli stessi a cui ci ha abitutato nei romanzi principali, e che sono innegabili.
Tip è un uomo che può avere (ed ha) tutte le donne che vuole. JJ non si aspetta niente dalla vita. Ora penserete "sì è la premessa del 90% dei libri di questo genere". Vero. Ma questo non è un libro dove la storia è solo un intervallo tra una scena di sesso e l'altra. Avventure e tragedie (come Dil ci ha abituato ad aspettarci da questo mondo post-apocalittico) si mescolano nel racconto, e sullo sfondo tutta l'ironia (e il fascino) di Tip a compensare l'acidità di una disillusa JJ. Il tutto raccontato splendidamente.
L'unica nota negativa?? L'avventura è finita troppo presto!!! 
5 Stelline. Perchè a me Dilhani piace. 
Grazie Dil."

domenica 13 novembre 2011

Recensione Dark Eden, di Moira Young

 Quando ho preso questo libro, convinta di quanto mi sarebbe piaciuto, ero certa che ne avrei fatto una bella recensione. Il libro, però non mi è piaciuto, anzi, mi ha proprio delusa, dunque, che fare? Mi ero ripromessa di parlare solo dei libri che avessero almeno una sufficienza sul mio personale registro, ma ho ceduto e ora eccomi qui.

Una mini recensione, niente di più.

Trama: Saba ha diciotto anni, tutti trascorsi a Silverlake, una terra desolata che quasi non ricorda più il lago di cui porta il nome. La civiltà così come noi la conosciamo è sparita dalla faccia della terra e solo dei relitti, dei quali si è perso l’uso e il significato, stanno a ricordare che c’è stato un tempo, in cui tutto era diverso. Ma va bene così per Saba, fintanto che il suo amato gemello, Lugh, è con lei. Sarà una mostruosa tempesta di sabbia e l’arrivo di quattro cavalieri a cambiarle la vita. Perché rapiscono Lugh e a Saba non resta altra scelta che mettersi sulle sue tracce per salvargli la vita e riportarlo a casa. Per riuscirci dovrà superare molte prove, combattere molte battaglie, ma quello che otterrà in cambio – l’amore, l’amicizia, e una nuova consapevolezza – sarà la ricompensa per la perdita dell’innocenza.

Partiamo dalla trama: scorre bene, complessa quanto basta per farne un'avventura interessante, nonostante a volte non sia del tutto credibile e abbia dei buchi ingiustificati. Il mondo in cui ci troviamo è post apocalittico, anche se si può dedurre solo da qualche frase qui e là. Ho trovato molto carina l'idea di chiamare  Distruttori gli uomini di oggi, quelli che in qualche modo hanno distrutto il loro stesso pianeta; sarebbe stato bello saperne di più.
Non vi sono molte descrizioni o spiegazioni, sappiamo che il posto è lontano dall'attuale Francia, che esistono alcuni nuovi animali come i verminferno, che c'è un re (di che?) cattivo e che esiste una sorta di magia o qualsiasi altra cosa attraverso cui si possa leggere il futuro nelle stelle (atrologia?) o influire su una pietra particolare.

La protagonista, Saba, è testarda e non si tira mai indietro. A tratti, il suo essere ingrata risulta insopportabile, anche se i suoi difetti la rendono un buon personaggio; peccato che sia troppo intuitiva per una che per 18 anni ha vissuto praticamente solo con la propria famiglia. Nel corso della storia cresce e lo manifesta fidandosi di più degli altri, cercando di essere meno testarda, più grata e soprattutto cercando di comprendere e amare la sorellina, Emmi, per la quale da sempre prova un grande odio, poiché la loro mamma è morta nel darla alla luce.
Direi che Emmi è uno dei personaggi che mi piace di più, assieme a DeMalo, di cui però non si sa niente: forse ci sarà una parte interessante nel seguito, ma non so se ne leggerò mai il seguito; avrei tanto voluto sapere qualcosa in più di lui in questa parte. Forse è uno dei pochi motivi per cui ero davvero curiosa di arrivare alla fine :D
Gli altri personaggi non sono male, sono abbastanza caratterizzati, anche se non lasciano il segno, né in negativo né in  positivo.
Jack, il lui della situazione, è un tipo interessante, tuttavia non mi ha lasciato niente neppure lui. La storia tra lui è Saba va troppo a singhiozzi, tra l'altro per colpa di lei, perché Saba si ostina a non farselo piacere per troppo tempo, così tanto da risultare forzato oltre che noioso. Jack ha gli occhi come l'argento della luna e un sorriso sghembo (vi ricorda nessuno?), che piace tanto agli scrittori soprattutto stranieri, ma che io ancora non ho capito cosa voglia dire. Ok, problema mio.

Altre questioni che rimangono un mistero: perché Saba si salva grazie solo alla "rabbiarossa"? Voglio dire, non è che se uno è incazzato nero automaticamente è anche il più forte del mondo. Come fa questa ragazza, che ha combattuto per gioco solo con il fratello, a diventare in quattro e quattr'otto il temutissimo Angelo della Morte?
Il suo amico corvo perché è così intelligente? Magia, mutazioni genetiche, troppa televisione?
Perché Emmi ne sa sempre una più del diavolo? Sesto senso? Occhi dietro la testa? O gli altri sono rincoglioniti e lei è l'unica che sta attenta a tutto?

Insomma, mi aspettavo molto di più da questo libro, nonostante fosse uno Y/A, invece viene costruito in maniera piuttosto banale, poco approfondita, lasciando poco e niente. Tuttavia potrebbe anche cavarsela. Allora perché non do neppure la sufficienza?
Il problema è la scrittura.
Sacrestelle! -come dicono i personaggi del libro- la punteggiatura in questo libro è fatta solo di punti e di virgole, i due punti e i punti e virgola non esistono. Le virgole prima e dopo i vocativi a volte non ci sono, creando confusione. I verbi, santa pazienza, i verbi sono tutti sbagliati! Ho letto da qualche parte che la scrittura riproduce il parlato di Saba (che non sa leggere né scrivere e non conosce i libri). Ora, ok, tolto il fatto che TUTTI parlano più o meno come Saba -quindi non c'è un metro per confrontare- da nessuna parte si dice chiaramente "lei parla così perché è una sempliciotta burina", sicché io, lettore, da cosa lo deduco? Avrebbe avuto senso se nel corso della storia lei avesse cambiato modo di parlare e dunque di scrivere, ma non accade. Oppure se qualche personaggio lo avesse fatto notare, che so, con un commento a caso o, meglio ancora, con una parlata più forbita (lo so, sono più o meno tutti sempliciotti, ragazzi che vivono per strada e simili, quindi sarebbe stato difficile). Poi, poniamo che lei non abbia i mezzi per parlare in modo più decente e che questo serva a caratterizzarla in qualche modo e a caratterizzare il mondo in cui si trova, ari-ok, allora sarebbe stato più carino se la nostra amica Moira Young avesse scritto in terza persona, così la particolarità sarebbe stata più chiara, la sua "bella" scrittura non ne avrebbe risentito, e noi non avremmo sofferto tanto! Altro punto: perché se Saba usa i congiuntivi a volte sì e a volte no, la sorellina, di nove anni, li usa più spesso di lei? In teoria non ne avrebbe dovuto usare nemmeno uno.
E va bene, chiudiamo un occhio -ma anche no- la scrittura, così come è riportata dal pensiero di Saba, non lascia niente. NIENTE. Non una vera emozione, eppure di scene commoventi ce ne sarebbero state, tra sacrifici di personaggi e ritrovamenti vari, quindi sia in positivo che in negativo. Peccato che sia tutto cotto e mangiato. "E X morì per difendere Y. Il giorno dopo…"; "E allora vidi finalmente B, come ero felice, quasi non ci credevo. A ma', che fai a cena?"
E il raccontato invece del mostrato, che viene usato fin troppo spesso, certo non aiuta.
A questo punto chiudo anche l'altro occhio e forse è meglio, perché nel tenerlo aperto leggo pezzi come questo.

Vattene via da qui, dice. Prendi Emmi e Tommo. Ash e Epona vi copriranno.
Mi si ferma il cuore. Mi ronzano le orecchie. Vuoi che ce ne andiamo?
Annuisce. Io e Ike restiamo.
No, dico.
Mi libero. Afferro dei fasci di rametti, li getto sulle fiamme. Appena prendo fuoco li lancio ai verminferno. Bruciano, gridano. Accanto a me, Jack continua a sparare con la balestra.

Ora ditemi: cosa hanno detto, chi lo ha detto, cosa ha pensato Saba e cosa hanno fatto?

 E qui:
Tu porta la bambina e ricorda, tieni la bocca chiusa, ordina Lady Pinch a Rooster mentre scendiamo. Io tratto con il Signore della Gabbia.

Lo ammetto, se si fa attenzione e si legge dall'inizio del libro, si capisce, magari rileggendolo; ma io dico -respira, Dil, respira-  per quale assurdo motivo non vengono segnalati i discorsi diretti? Perché non devi usare due cavolo di "", o di  «», o magari --? O un qualsiasi altro segno del piffero? Non lo so, mettici i cuoricini, le stelline, un'emoticon, una macchia di sangue! Ma perché non metterci niente? PERCHÈ? E perché te lo hanno pubblicato senza dirti: "ok, bel libro ma mettici dei segni"? E perché te lo hanno pubblicato in Italia senza dire: "ohibò, ma non ci sono i segni!"?? P-E-R-C-H-È???
Se qualcuno è in grado di rispondermi, per favore, me lo spieghi, magari esiste un buon motivo che io al momento non colgo. Quello che colgo ora è una scrittura confusa, resa ancora più confusa dalla prima persona al presente. In quel caso un "bruciano, gridarono" sarebbe stato diverso da un "bruciarono, gridarono". Un "Tu porta la bambina e, ricorda, tieni la bocca chiusa, ordinò Lady Pinch a Rooster mentre scendevamo. Io tratto con il signore della Gabbia", sarebbe stato diverso da quell'obbrobrio sopra. L'unica cosa che ti fa capire più o meno chi dice cosa e chi fa cosa sono gli accapo...

Leggete questo pezzo, ricordatevi che Saba è una ingrata, testarda e che non vuole ammettere certe cose neppure a se stessa:

 C'è mancato un pelo, Saba. Si siede ansimando.
Jack! Gli metto le braccia al collo. Sto tremando dalla testa ai piedi. Non sono mai stata così felice di vedere qualcuno in tutta la mia vita!
Si libera dalla stretta. Mi guarda con gli occhi socchiusi. Cosa è successo?

Nella frase in grassetto non ero certa di cosa avesse detto e cosa raccontato / pensato, conoscendo la tipa non pensavo avesse detto ad alta voce: Non sono mai stata così felice di vedere qualcuno in tutta la mia vita!
 Invece, qualche pagina dopo, esce fuori che non lo ha pensato, lo ha detto e Jack glielo rinfaccia. Io credo che, come ho confuso questa frase, potrei averne confuse altre. E quello che mi continuo a chiedere è: perché? A che pro? A che serve? In lingua originale aveva più senso?

Ne hanno già acquisito i diritti per farne un film (Ridley Scott !), se lo faranno bene, credo che sarà uno di quei film migliori del libro.

Beh, basta, dovevo fare una mini recensione e sono ore che blatero.

Piccola nota: il libro si fa leggere perché non è molto profondo o complesso, però deve interessare in qualche modo l'avventura. È probabile che quella storta sia io, visto che all'estero ha avuto molto successo (la scrittura sgrammaticata e l'assenza di tag per i discorsi diretti è stata addirittura apprezzata). È un libro per giovani adulti e io non rientro nel target, in quel caso, forse, non avrei visto come un problema la superficialità e l'immediatezza delle scene o i buchi nella trama.
La scritta sulla nostra copertina "Per amore vale sempre la pena combattere" si riferisce più che altro all'amore fraterno.
  

Dati più o meno oggettivi
Prezzo 17,00 Pag: 353 Rapp. qualità prezzo: lasciamo stare, va.
Edizioni Piemme Freeway: redazione: in teoria buona…
Copertina: 7/10 è di Barbieri, e a me lui piace sempre, tuttavia non è delle migliori
Genere: fantasy, Y/A, avventura, distopico
Libro unico: no


Scrittura: -prima persona, presente - ne ho parlato abbondantemente; presenza di due punti e punti e virgole: no; 3/10
Trama: 6.5/10
Caratterizzazione protagonista: 6/10; altri personaggi: 6/10


Voto 5/10

Consigliato: no





mercoledì 26 ottobre 2011

L'uomo che parlava con i lupi, di S. Ellis

Un commento veloce, non sono in vena di recensire, ma volevo parlare di questo libro che mi ha positivamente colpita. Io non so se Shaun sia un matto o meno, però di certo è uno coraggioso, che ci mostra il mondo dei lupi in maniera davvero interessante. C'è una frase che dice nel suo libro che permette al lettore di capire molto di lui:

«In genere gli uomini vogliono rendere gli animali che amano simili a sé; io avevo sempre desiderato il contrario.»

Il libro, per chi ama i lupi ed è interessato -se non rapito- dal loro mondo, è davvero bello, e utile anche in alcuni passaggi in cui Shaun confronta il comportamento con i cani domestici; il mio ragazzo di cani ne avuti diversi, e ho trovato molto di loro, nonché del nostro comportamento nei loro confronti, nelle parole dell'uomo-lupo.
Non conoscendo nulla di quest'uomo, il suo racconto, che è a tutti gli effetti un'autobiografia, è stato una vera sorpresa. E in qualche modo è un libro d'amore, un amore per i lupi un po' estremo, che ci mostra il loro comportamento, il linguaggio, il loro modo di concepire il branco e la famiglia; momenti vissuti attraverso gli occhi di un uomo che con loro ha vissuto nelle terre selvagge, e che sfrutta quell'esperienza per essere parte dei lupi in cattività, per aiutarli e per aiutare gli umani a comprendere.

Una nota di merito anche alla giornalista e autrice Penny Junor, che ha riportato la vita di Shaun nero su bianco con una scrittura pulita ed elegante.
Il titolo originale, "The man who lives with wolves", a mio avviso è più preciso.

Vi lascio un video che ho visto a libro finito.




domenica 26 giugno 2011

Alcuni ultimi libri

Aggiorno sui libri letti in questo periodo, solo qualche commento, niente recensioni. E solo tre libri, per oggi.



Matched - La scelta, di Ally Condie


Trama: Cassia non ha mai avuto dubbi: la Società sceglierà sempre il meglio per lei. Cosa leggere, cosa amare. In cosa credere. E quando Il volto di Xander appare sullo schermo dell'Abbinamento, il sistema che unisce individui geneticamente compatibili per creare coppie perfette. Cassia non ha incertezze: è lui il suo Promesso, il ragazzo giusto per lei. La sua gioia, tuttavia, non durerà a lungo: un malfunzionamento del Sistema le mostrerà il volto di un'altra persona, proprio prima che lo schermo si oscuri, qualcuno che lei conosce, Ky Markham. La Società le comunica che si è trattato di un errore tecnico, cosa rara in un mondo in cui le sviste non sono ammesse, ma Cassia non può impedirsi di pensare a lui, d'incontrare il volto del ragazzo In ogni suo sogno, in ogni suo pensiero. E una domanda, la più proibita e pericolosa, inizia a farsi strada: e se non fosse lei a essere sbagliata? Se fosse Ky il suo vero Promesso? Quale sarà la scelta di Cassia? Tra Xander e Ky, tra un amore obbligato e un amore che è il simbolo stesso della ribellione, chi avrà la forza di scegliere?



Mi attirava molto, l’idea mi sembrava originale, anche perché non ho letto nulla del genere, ma mi ha un po’ delusa: l’ho trovato lento, non accade mai nulla, tranne nelle ultime pagine. È un romanzo Y/A e per questo mi è mancato qualcosa. Le prime pagine sono carine perché c’è la novità e la morte del nonno, ma non bastano a tirare su un intero libro per bambini, perché, lo ammetto, se avessi avuto 15 anni forse mi sarebbe piaciuto di più.


Tra l’altro non ho capito perché la protagonista si innamori di Ky, mi pare più una curiosità nei confronti di un ragazzo diverso. E povero Xander, è tanto caruccio! Poi ho notato, proprio di recente, che i triangoli, soprattutto tra ragazzini, mi hanno veramente rotto.


Scrittura semplice e lineare.


In conclusione, voto: 6.5


***



Angeli ribelli - Gemma's Trilogy vol.2, di Libba Bray


Trama: La società vittoriana di fine Ottocento, i balli dell'aristocrazia londinese e la magia di regni incantati e meravigliosamente insidiosi. Chi ha imparato ad amare Gemma Doyle, l'eroina di "Una grande e terribile bellezza", troverà nuove emozioni in questo secondo capitolo della saga. Insieme a Gemma - sempre più consapevole dei propri poteri magici e ancor più decisa a distruggere definitivamente la malvagia Circe - ritroviamo la timida Ann, l'ostinata Felicity, il misterioso Kartik e l'affascinante corteggiatore Simon Middleton, oltre a spiriti e presenze oscure, amici perduti e nemici ritrovati. Appuntamenti mondani, lezioni d'arte sulla caduta degli angeli ribelli, visite al manicomio di Bethlem e apparizioni di inquietanti fanciulle vestite di bianco, trasformano le vacanze di Natale di Gemma in una corsa a perdifiato nell'ignoto, alla ricerca del Tempio ma soprattutto di se stessa. Un'Odissea al femminile, con una protagonista e voce narrante forte, indipendente e passionale, in cui sogno e realtà, visione e incubo si fondono in una rilettura del romanzo gotico vittoriano e dei feuilleton di un tempo, ma con echi di un moderno fantasy e la verve di un manga.



Benché anche questo sia Y/A e ci sia una sorta di triangolo, beh, non ci sono paragoni con quello sopra. Il primo (ne ho parlato qui) mi era piaciuto moltissimo, questo mi è piaciuto ancora di più: mi hanno catturato le ambientazioni, le atmosfere, i colpi di scena anche se alcuni li avevo previsti.


La scrittura è pulita e molto bella. Le frasi non sono né troppo corte né troppo lunghe.


MI SONO PERDUTAMENTE INNAMORATA DI KARTIK. Spero che nel terzo possa avere più spazio.


Rispetto al primo, la storia è più originale, complessa e in parte più adulta, nel senso che sembra più rivolta alla parte adult e meno alla parte young. Come per il primo, invece, ottima caratterizzazione dei personaggi; la magia non mi ha mai infastidita nonostante non sia il mio forte; è molto gotico, femminile e vittoriano, eppure -nonostante i miei gusti- non c’è nulla che non mi sia piaciuto.


Voto: 9


***




Il tuo cuore mi appartiene, di Dean R. Koontz


Trama: Ryan Perry ha il mondo in tasca: è un uomo di successo, possiede una villa faraonica, ha una bellissima fidanzata, Samantha, con cui sta per sposarsi, e tutta la vita davanti. O almeno così crede, fino al giorno in cui scopre di essere affetto da una malformazione cardiaca che gli lascia molto poco da vivere. Da quel momento la sua esistenza si riduce a una infinita serie di esami, visite, ricoveri in ospedale, che lo fanno sprofondare in una spirale sempre più cupa di angoscia e ossessioni. Solo quando si profila all'orizzonte la possibilità di un trapianto, Ryan sembra ritrovare un po' della speranza perduta. Ma non può immaginare che, una volta conclusa con successo l'operazione, nulla per lui sarà più come prima. Minacciose presenze che solo lui percepisce si insinuano nella sua vita, assediandolo nelle troppe stanze della sua villa; allucinazioni orribili lo perseguitano, e macabri oggetti compaiono dal nulla - un pendente a forma di cuore, un video cruento dell'organo pulsante - accompagnati da un messaggio di terrificante chiarezza: il tuo cuore mi appartiene. Da quel momento, il terrore si impadronisce di Ryan, finché tutte le sue paure prenderanno la forma fin troppo concreta di una sconosciuta dagli occhi a mandorla. Una donna che nasconde un'atroce verità, e che è più vicina al cuore di Ryan di quanto lui stesso possa immaginare...



Dunque, dunque mumble, mumble, il romanzo non sarebbe male, scritto bene, in maniera un po’ asciutta per i miei gusti, ma comunque pulita. Il problema, secondo me, è il titolo del libro, oltre alla quarta di copertina, infatti il protagonista si opera oltre la metà del libro: tutto quello che viene descritto nella quarta (e che mi ha attirata), in realtà succede dopo molte pagine; all’inizio, quindi, la prima buona metà l’ho trovata noiosa e inutile.


Alla fine si scopre la sua utilità, ma ormai hai letto il libro con uno spirito deluso e annoiato…


Voto: 6.5







mercoledì 11 maggio 2011

L'abbraccio del vampiro di Anya von Klimt


Mi è stato regalato questo simpatico libricino, L'abbraccio del vampiro di Anya von Klimt, dalla mia cara amichetta Saby, la quale -per sua confessione- mi voleva testare. Dunque, parliamo del caro libricino. Premetto che è edito da Runde Taarn, casa editrice a doppio binario, motivo per cui tanto per iniziare non lo avrei mai comprato, e che -visto il titolo- parla di vampiri, motivo per cui, tanto per continuare... non lo avrei proprio mai comprato!


Trama: Una giovane donna preda di paure e superstizioni. un inquietante castello ai margini di una foresta e un affascinante conte sulla cui figura aleggiano leggende terribili. Una serie di misteriose morti riconducibili all’attacco di un sanguinario vampiro. ma le cose non sempre sono come sembrano. questi gli elementi del breve e intenso romanzo, saturo di passione e atmosfere gotiche. Un amore che cresce e, con la sua violenza, devasta l’animo dei protagonisti, un sentimento al quale saranno infine costretti a cedere. mentre il mondo intorno continua la sua persecuzione per dare finalmente pace a tutti i morti condannati dal vampiro.



Non ne farò una vera recensione, più che altro un commento.


Precisiamo che, più che un romanzo, è quello che io definisco un racconto: non sono nemmeno 70 pagine.

L'autrice, italiana, di cui conosciamo solo lo pseudonimo, va a capo quasi a ogni punto, cosa da far venire il mal di testa; prima e dopo i vocativi non esistono virgole, neppure una sfuggita per caso, potevo anche impazzire! Nel frattempo è venuto il mal di stomaco. Un uso eccessivo di avverbi e soprattutto di avverbi che finiscono in -mente, e ti sei beccato pure il mal di pancia... Molte scene sono solo raccontate e mai mostrate.

La trama è banalissima, i personaggi spuntano con l'unico scopo di far andar avanti la vicenda, il colpevole di turno non ha alcun senso, la cattiva che vive al castello non si sa bene perché ci viva, o perché ce l'abbia con la protagonista, né che fine faccia.

Lui non si sa perché si sia innamorato di lei; e perché lei alla fine ceda (a parte per il fatto che lui sia l'unica persona da cui può rimanere a vivere) non è dato sapere.

Il libro è classificato 'per adulti', tuttavia c'è un'unica scena a sfondo sessuale, di una paginetta, che essendo più raccontata che mostrata, dice ben poco, l'ho trovata piuttosto insulsa. SPOILER, la fine ti fa dire 'finisce così?' E non solo: lei si dice che lui non è un vampiro, è tutta una leggenda, però nell'ultima riga ne vede i canini; ci può anche stare, ma quel che non capisco è: questi fanno sesso, possibile che lei non si renda conto che sia un vampiro, tra l'altro non ho capito (no, non mi andava proprio di rileggere) se la morde oppure no; e se lui lo fa, lei tranquilla, beata, rilassata, masssssì! Se non lo fa, lui che vampiro è? FINE SPOILER.


Giusto per non essere così disfattista, di tanto in tanto ci sono belle immagini, molto poetiche, mi sono piaciute molto quelle con la luna, solo che vengono ripetute troppo spesso.


Dati più o meno oggettivi

Prezzo 10,00 Pag: 65 Rapp. qualità prezzo: ...!

Edizioni Runde Taarn: redazione: non so neppure se abbiano fatto un editing...

Copertina: 4/10

Genere: fantasy, romance, vampiri

Libro unico: sì


Scrittura: -terza persona, passato - da scuola media; presenza di due punti e punti e virgole: ehm, non ricordo; 5/10

Trama: 4/10

Caratterizzazione protagonista: 5/10; altri personaggi: 3/10



Voto 4/10


Consigliato: no


Non ce l'ho tanto con la scrittura della Von Klimt, quanto con la Runde Taarn, che conferma il mio odio per le case editrici a pagamento/doppio binario.


martedì 3 maggio 2011

Quando il diavolo ti accarezza & Il profumo del sangue

Vi dicevo dei libri, in questo periodo ne ho letti un bel po’, tra questi Quando il diavolo ti accarezza di Luca Tarenzi e Il profumo del sangue di Nalini Singh. Peccato averli letti uno di seguito all’altro perché sono molto simili nel genere e nel modo di affrontare il genere; il finale, che non rivelo, è… diametralmente opposto.


Premetto che non ho nessuna voglia di fare una delle mie lunghe recensioni, anche perché da quando li ho letti è passato un mesetto circa.
Quando il diavolo ti accarezza di Luca Tarenzi

Trama: In una Milano buia e sferzata dalla pioggia, Lena sta inseguendo la sua amica Sofia, misteriosamente caduta in uno stato di trance. Davanti alla mole imponente della stazione Centrale, tra i marmi fievolmente illuminati dalla luce dei lampioni, la giovane assiste a un incredibile duello: un'immensa creatura di fuoco sta per annientare un ragazzo nudo e coperto di sangue. D'istinto Lena interviene e permette al giovane di approfittare di un momento di distrazione dell'avversario per rovesciare le sorti della battaglia e decapitarlo con la sua stessa spada. Solo che l'assalitore era un angelo e il giovane, Arioch, un demone appena evocato per uccidere Sofia.
Lena è determinata, coraggiosa, testarda e per salvare la sua migliore amica è disposta a tutto, anche a mettersi contro un demone. Arioch è antico come il mondo, violento, sanguinario e ha una missione cui è vincolato. E, purtroppo per Lena, ha anche due occhi penetranti e stregati...

Lui è italiano e scrive molto bene, questo è il suo primo libro che leggo (il suo quarto) e sono stata piacevolmente colpita. È laureato in Storia delle religioni e si vede! Le sue conoscenze sono diffuse in tutto il romanzo, mai in maniera pesante, anzi le ho trovate davvero interessanti.

Ogni suo personaggio ha una determinata valenza nel corso di tutta la trama, tanto che si apprezzano un po’ tutti, forse per certi versi più dei due protagonisti. Notevole come riesca a sfruttare la figura dell’ex di Lena; intrigante la sua piccola amica Sofia; interessante la figura di Khaled; e fantastico senza ombra di dubbio il demone Azazel, che ricorda un poco Bartimeus di Stroud.


La trama scorre bene, la storia d’amore seppur centrale non è mai petulante, forse un po’ cotta e mangiata al dunque, ma chiudiamo un occhio. Ad essere onesti ho capito molto bene l'imprinting per cui lui si innamora di lei (anche se se ne rende conto piano, piano), ma proprio non mi quadra perché lei se lo porti subito a casa... In generale, considerando il breve lasso di tempo di tutta la vicenda, lei non è credibile nel suo adattarsi a una situazione così soprannaturale, figuriamoci quella di innamorarsi perdutamente di un diavolo...


Come accade negli ultimi scritti (compreso il mio piccolo racconto) su questo nuovo genere, il concetto di angeli e di demoni viene rivisitato e nessuno è mai troppo buono o troppo cattivo. Ci sono solo delle leggi universali da rispettare e pare proprio che ogni autore si faccia le sue : )


Mi piace confrontarle tra loro.


L’ambientazione è a Milano, città che non conosco, tuttavia ho apprezzato tantissimo l’ambiente italiano, dopo tanti urban fantasy americani. Non solo: la maggior parte di questi ultimi hanno luoghi anonimi come sfondo, Tarenzi, invece, descrive proprio Milano, inserendola a perfezione nella trama e nel contesto magico.



Dati più o meno oggettivi

Prezzo 18,oo Pag: 358 Rapp. qualità prezzo: avrei abbassato di tre euro...

Edizioni Salani: redazione: buona


Copertina: 7.5/10


Genere: urban fantasy, azione, romance, angeli, demoni

Libro unico: sì


Scrittura: -terza persona, passato - chiara, scorrevole; presenza di due punti e punti e virgole: sì; 9/10

Trama: 8.5/10

Caratterizzazione protagonista: 8/10; altri personaggi: 8.5/10



Voto 8.5/10


Consigliato: sì.

Frase: Quando il diavolo ti accarezza, vuole l'anima (è un proverbio)


***


Il profumo del sangue di Nalini Singh

Trama: Cento anni di schiavitù in cambio della vita eterna: questo è il patto che viene stipulato tra un uomo che vuole diventare vampiro e l’angelo che decide di Crearlo. In apparenza è un accordo molto vantaggioso, ma spesso non viene rispettato e, in caso un vampiro fugga prima del termine, è compito dei Cacciatori rintracciarlo e restituirlo al suo padrone. A New York, nessuno svolge questo lavoro meglio di Elena, perché lei possiede la capacità innata di «fiutare» la brama di sangue. Ed è proprio grazie al suo straordinario dono che viene scelta da Raphael, l’arcangelo della città, per un incarico delicatissimo: trovare e neutralizzare Uram, un arcangelo che si è trasformato in un efferato assassino. Elena non può rifiutare, anche se si tratta di una missione suicida: nessun umano, infatti, può sconfiggere Uram, e, nella remota eventualità in cui riuscisse a sopravvivere, la punizione per aver fallito sarebbe peggiore della morte. Su una cosa è tuttavia irremovibile: non accetterà mai la proposta di Raphael di diventare la sua nuova amante. Ma ben presto Elena scoprirà che non si può resistere al fascino di un immortale...



La scrittura non è male, anche se non perfetta, diciamo che tra trama e scrittura scorrevole, si fa leggere in un baleno. Ammetto di aver iniziato questo romanzo con un po’ di scetticismo, nonostante la molta curiosità, un po’ perché quando ci sono vampiri anche se solo accennati mi viene l’ansia, un po’ perché pensavo fosse il solito urban erotico alla Kenyon o le varie Anita Blake.


Intendiamoci, la tensione sessuale c’è, è altissima e sarà anche descritta al dettaglio, tuttavia la trama ha il suo spessore in parte indipendentemente dal lato erotico. Tutti i personaggi sono molto accattivanti, e spero che alcuni di essi nel seguito possano avere più spazio; i due protagonisti sono ben delineati e mi piace che non vadano a letto dopo due pagine!


Anche qui, Male e Bene non rispecchiano il nostro immaginario, confondendosi tra arcangeli, angeli, umani vari. I vampiri, o almeno Dmitri, fanno la loro porca figura. Il finale mi è piaciuto molto, non mi ha del tutto sorpresa, ma credo che questo sia dipeso dalla lettura recente di Quando il diavolo ti accarezza (non che siano uguali, anzi.)


Lettura davvero piacevole.



Dati più o meno oggettivi

Prezzo 18,6o Pag: 413 Rapp. qualità prezzo: avrei abbassato di tre euro abbondanti...

Edizioni Nord: redazione: buona

Copertina: 7/10 (in realtà la copertina è bellissima! Peccato che non c'entri quasi niente con la storia...)

Genere: urban fantasy, azione, romance, erotico, angeli, demoni, vampiri

Libro unico: no



Scrittura: -terza persona, passato - chiara, scorrevole; presenza di due punti e punti e virgole: sì; 8/10

Trama: 8/10

Caratterizzazione protagonista: 8.5/10; altri personaggi: 8.5/10

Voto 8/10

Consigliato: sì. (over 16)


lunedì 14 febbraio 2011

Recensione Graceling e Fire, di Kristin Cashore

Come promesso sono qui a parlarvi di libri, strano, eh! Cerco di essere breve, questa volta.

I libri sono quelli del titolo del post, dove Graceling è il primo e Fire è il prequel.



Graceling.

Trama: Tutti i Graceling hanno gli occhi di due colori diversi. Tutti i Graceling hanno un Dono. Difficile è però sapere quale Dono possiedono: a volte anche per loro stessi è duro capirlo e controllarlo. Ci sono Doni quasi inutili, come la capacità di ripetere le parole al contrario o di ricordare certi dettagli. Katje ha diciotto anni e il suo Dono è un'arma terribile nelle mani di suo zio, re Rand. Il futuro le può riservare un posto sicuro al fianco di quest'uomo vendicativo o infinite sorprese, come l'incontro con un Graceling dallo sguardo intenso che sembra conoscerla fin troppo bene.

L’ho letto in pochissimo tempo perché mi ha presa subito e la trama scorre leggera e interessante, il dono di Katje (nell’originale si chiama Katsa) è particolare e ci presenta una protagonista nuova, forte e indipendente; tuttavia il libro ha i suoi difettucci, primo tra tutti direi l’insopportabile femminismo della protagonista, che non è mai spiegato, non si capisce perché lei abbia questa idea del matrimonio, dell’amore e dei figli come di qualcosa assolutamente da non fare, che non vuol dire che doveva per forza essere diversa per piacere al lettore, ma che per avere senso (essendo un aspetto molto forte), doveva quanto meno essere spiegato. Lei scopre di amare lui e… nooooo io non posso innamorarmi di te perché non mi voglio sposare. Beh, sì, un concetto davvero moderno e intelligente. Povero Po Verdeggiante! E povero Po Verdeggiante, perché ha questo nome terribile…

Inoltre non vi è una vera e propria crescita della protagonista poiché l’unica che ha non dipende da una sua maturazione, quanto dalla comprensione del dono che possiede (non spiego di più per motivi di spoiler).

Il climax del libro -la lotta con il cattivo, per intenderci- è cotta e mangiata. Da rimanerci di sasso, e io ci sono rimasta di sasso, però è particolare e ci può stare; la nota stonata è anche nella fine, però: siccome la tipa è un assassina, la tipa è femminista, insomma il libro è fuori dagli schemi, non si poteva avere un vero happy ending, ma l’ho trovato forzato e del tutto fuori luogo.

Nonostante ciò, è il libro di un’esordiente, lei scrive abbastanza bene, a parte qualche scena raccontata più che mostrata. Come personaggi secondari, non sono male il figlio del re -cugino e amico di Katje- e Bitterblue, cuginetta di Po.

Se fosse stato un libro per adulti e l’autrice si fosse lasciata più andare, credo che avrebbe giovato; la Cashore sarebbe dovuta entrare più nel dettaglio evitando di presentare mille aspetti e situazioni, poi abbandonati in superficie.

A conti fatti però è stata una lettura davvero piacevole, un mondo fantastico nuovo, una trama abbastanza complessa, un’eroina interessante, forse più adatta a un pubblico femminile.

Dati più o meno oggettivi

Prezzo 14,oo Pag: 495 Rapp. qualità prezzo: avrei abbassato di due euro...

Edizioni DeAgostini: redazione: buona

Copertina: 8/10

Genere: fantasy, azione, avventura, romance, young/adult

Libro unico: no (prequel uscito in Italia, e sequel ancora non uscito)

Scrittura: -terza persona, passato - chiara, scorrevole; presenza di due punti e punti e virgole: sì, 8/10

Trama: 8/10

Caratterizzazione protagonista: 8/10; altri personaggi: 7.5/10

Voto 8/10

Consigliato: sì.

***




Fire.

Trama: Al di là dei sette regni vivono creature dalla bellezza mozzafiato, animali dai colori sgargianti capaci di ammaliare gli uomini e di prendere possesso delle loro menti. Sono i mostri. Fire è una di loro: l'unico mostro in tutta la Valle con sembianze umane. Molti vorrebbero impadronirsi del suo enorme potere e sfruttarlo per usurpare la corona, ma Fire ha giurato di usare il suo fascino solo per difendersi dai suoi nemici. Non è facile, però, mantenere i buoni propositi. Non quando re Nash e i suoi fratelli hanno bisogno del suo aiuto. Non quando un intero esercito è pronto a sacrificarsi per proteggere quel che rimane del regno. Non quando il principe Brigan le sta così vicino.

Beh, ecco, questo libro in parte è stato una delusione. Non c’è stata una vera crescita in termini di scrittura, ma questo sarebbe l’ultimo aspetto: la trama è inesistente, di fatto non va mai avanti, a parte le ultime 50 pagine, per il resto è un… troiaio, passatemi il termine.

Motivo per cui, tra l’altro, a mio avviso non è affatto un libro Y/A (quando l’ho comprato era nella sezione bambini!!!): Fire ha 17 anni, va a letto con il suo migliore amico, quasi fratello (che nel frattempo va a letto con tutte quelle che gli capitano a tiro, mettendone incinta due per tre!), e lo fa con un cinismo e un disinteresse che non sono propri della sua età, fosse stato un libro per adulti, almeno ci saremmo gustati le suddette scene, invece no, è uno Y/A e quindi niente scene succulente di sesso. Ok che oggi i giovani sono figli di Moccia, però mi sembra un tantino fuori target.

I colpi di scena sono carini, però che cavolo, sono tutta una serie di omicidi, patricidi, adulteri, stupri, aho, e che ansia!! Come se non bastasse non serve quasi a nulla per la trama. Per non parlare del fatto che lei ha bisogno di una scorta ogni volta che ha il ciclo sennò i mostri se la pappano… va bene, sorvoliamo.

Nonostante Katja fosse un’assassina femminista ero riuscita ad immedesimarmi molto di più in lei che non in Fire, amante dei cavalli e desiderosa di avere figli (che non avrà mai perché, udite, udite, si è fatta sterilizzare!). Anche l'ambientazione qui è inesistente, mentre se per lo più abbozzata (ma stava bene nel tipo di storia), in Graceling è descritta e importante per le varie vicende.

Il libro è il prequel del primo solo perché uno dei personaggi secondari appare (a mio avviso in maniera forzata) un paio di volte, per finire nel nulla. L’unico personaggio femminile davvero forte, poi viene ammaliato anche lei dal migliore amico di Fire e perde dieci punti; di fatto quindi l’unico vero personaggio femminile forte, sensato e coerente è una bimbetta di 5 anni (che, ringraziando il cielo, non va a letto con nessuno, però vorrebbe sposarsi con l’amico in questione di Fire).

Brigan si innamora di Fire per motivi oscuri, o se non sono proprio oscuri, banali; se non altro lei non salta nel letto di lui o viceversa, però quando questo -di grazia- avviene, non solo non viene descritto, ma manca di sentimento nella maniera più totale: del tipo “si baciarono e poi lei lo condusse a letto”, e tanti cari saluti.

L'unico aspetto interessante è il conflitto che la protagonista vive con il ricordo del padre e la crudeltà di lui, che in qualche modo diviene un conflitto con se stessa.

Devo essere onesta, non so se consigliare o meno questa soap opera… pardon, questo fantasy per giovani adulti, neppure a chi è piaciuto Graceling. Ma, sempre per onestà, sottolineo che in America ha moltissimi pareri positivi.

Dati più o meno oggettivi

Prezzo 15,9o Pag: 492. Rapp. qualità prezzo: insomma

Edizioni DeAgostini: redazione: abbastanza buona

Copertina: 7/10

Genere: fantasy, azione

Libro unico: vedi sopra

Scrittura: -terza persona, passato - chiara, scorrevole; presenza di due punti e punti e virgole: sì, 8/10

Trama: 5/10

Caratterizzazione protagonista: 6/10; altri personaggi: 6/10

Voto 6/10

Consigliato: non saprei.

Related Posts with Thumbnails