Arieccomi. Questo mese
sto scrivendo un sacco su ‘sto blog.
Sì, proprio il mese in cui non c’è nessuno, Dil! Beh, ciccia al sugo!
Dopo la tipa che cito
nel post sotto e un’altra che mi ha detto che non riesce a leggere NT perché
non le piace l’avventura, compenso con un’altra lettrice che mi ha scritto un
sacco di belle parole per mail. Tra le tante mi hanno colpita e fatto davvero
piacere queste:
“Trovo geniale l’idea del marianesimo, il modo in cui si
delinea nel personaggio e in tutta la saga, compreso l’incontro con altri
credo”
[…]
“Mi è piaciutp tantissimo il fatto che nei momenti di
intimità Shay usasse come metafore le musiche che sentiva, come i tamburi, le
cornamuse, la musica di nuova vita e che
alla fine del cerchio parlasse di una musica solo loro.”
[…]
“Molti punti sono pura poesia e alcuni hanno una
poeticità ben studiata che mi è piaciuta nel ritmo, nella costruzione su carta
quasi metrica, come nella scena sotto la pioggia in cui passi dal concetto di
amore a quello di desiderio istinto piacere per tornare a quello di amore con
un “noi”. Oppure quella sorta di simmetria quando scrivi
E i nostri corpi si mossero all’unisono. Desiderosi
e amanti.
Il
dolore. Il dolore si spense come una
piccola brace sotto la pioggia.
Il piacere
stillò la sua essenza. Pretensioso e
caldo.
L’amore. L’amore raccolse e ricompose ogni parte
di noi.
Come se avessi voluto curare proprio tutto.”
Sono felice quando notano
queste cose e mi fa bene leggerle quando sono un po’ giù di morale (cioè sempre, Dil!), anche se mi rendo conto che per gli altri siano solo stupidaggini.
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