venerdì 23 luglio 2010

Che sia benedetto il web 2.0!

Oggi mi è arrivata a casa una busta gigante e super pesante. Dentro c’erano scritti il mio nome e cognome e il titolo del mio romanzo… mi dicevano che avevano letto con interesse la mia opera e che li aveva impressionati. Parlano di distribuzione nazionale, di promozione su tv, radio, eventi vari, oltre che di Mediaset e nomi di scrittori famosi. Che fico!


Si tratta del Gruppo Albatros - Il Filo. E, beh, che sia benedetto il web 2.0!


Se non fosse stato per questo, infatti, forse anche io sarei caduta nella rete. Quando mandai i primi tre capitoli li inviai anche a loro, non sapendo molto di più di quello che potevo leggere sul loro sito (non facendo molto uso della tv, non li avevo visti neanche là). Poi Leonore ha cercato sul web e mi ha avvisata, così mi sono fatta una cultura anche io, visto che il gruppo in questione in rete è più che conosciuto.


Il gruppo non solo pubblica a pagamento (tra l’altro sulla mia lettera di presentazione scrivo di non essere interessata a questo modo di pubblicare), ma promette mari e monti (ve la farei leggere!) e a quanto pare mantiene nulla. Devo dire che, considerando le promesse fatte e l’uso che fa di personaggi famosi, ti fa proprio venire voglia di tentare, per questo motivo dico che benedico e ringrazio l’esistenza del web.


Io sono contraria alla pubblicazione a pagamento, come si sarà dedotto da alcuni post e link qui presenti, perché non mi sentirei soddisfatta: se devo pagare per pubblicare, forse nessuno sta credendo in me, forse ne stanno solo approfittando per fare soldi. E poi devo provvedere io alla distribuzione del mio libro? E chi se lo compra, i miei amici? I miei amici leggerebbero i miei romanzi anche senza averli stampati su un bel libro (alcuni lo hanno già fatto e non erano neanche corretti!), ai parenti non ci penso proprio neppure a dirlo, i conoscenti sono solo conoscenti, allora tanto vale che i 3800 e passa euro me li tengo ben bene in tasca.


A maggior ragione per un gruppo come Albatros che, se ha tanti bei soldini da spendere con Mediaset, Sky e tutti gli altri servizi che nomina, allora dovrebbe avere anche i soldi per puntare su un’esordiente in cui crede. Bah, non avranno letto neppure la sinossi del mio libro. Oppure dovrei essere più umile?


Tutto ciò mi deprime.



Ok, visto che non voglio deprimere anche voi, vi posto un video che girava pochi giorni fa su facebook (è una parodia della pubblicità del gruppo Albatros).





10 commenti:

  1. Condivido in parte il tuo pensiero...i libri da pubblicare a pagamento, generalmente non dovrebbero mai essere quelli che nascono dall'intimo e dalla fantasia, (vada per una raccolta di foto dell'antico centro storico della città) comprendo ciò che vuoi dire, ma penso anche che se nel tempo, ad un certo punto gli altri non dovessero credere in me (certo, parlo di anni di tentativi), per come sono fatta, se credessi in me stessa, ci investirei...( Albaros a parte, di cui non mi fiderei granchè manco io) Come scriverebbe la simpatica tipa del video parodia: "non so s'è mi sono c'apita":)
    Ps: Questo giusto per dire la mia, se la cosa capitasse a me, ma in realtà ho pensieri ottimisti in merito ai tuoi scritti... ;)

    Vale che ama confrontarsi ;)

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  2. Il fatto è che se nessuno ti ha pubblicato dopo TANTI anni, come dici tu, vuol dire che forse fai un po' schifo. E pagare, in realtà, non è credere in te stessa ma prenderti in giro...

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  3. mmmmh... non so...forse è come dici tu o forse no... Non ho risposte ovviamente, ma se c'è la probabilità che faccio schifo, c'è anche la probabilità che non avevo santi in paradiso, o piuttosto uso uno stile nuovo, da comprendere, e magari dopo altrettanti anni qualcuno che ci vede un po' più lungo mi avrebbe scoperto, ma nel frattempo m sono stancata di aspettare, o magari non piaccio alle case editrici, ma piaccio alla gente comune.. Credo nelle sinergie,e penso che se dipendesse tutto esclusivamente dalle capacità dello scrittore, alcuni libri dovrebbero non essere mai stati stampati, eppure...

    Vale che riflette

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  4. Io credo -e chissà, magari sbaglio- che il successo sia una cosa, pubblicare un'altra, essere bravi un'altra ancora... Non so se mi spiego.

    In ogni caso, ci sono, per dirla con le tue parole, sinergie diverse che intereagiscono tra loro. Non ultima, la fortuna.
    Tuttavia trovo che finire a pubblicare pagando qualcuno (che non sta finalmente credendo in noi, ma nei nostri soldi), sia di per sé una sconfitta.
    Anche perché quando pubblichi pagando la distribuzione è quello che è e il risultato è che hai sborsato un mucchio di soldi, devi farti un gran fondo schiena per farti conoscere poiché non sarà la casa ed. a farlo, e poi a leggerti saranno gli stessi che ti hanno letto in quei famosi TANTI anni.

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  5. Ah... questo non lo sapevo...pensavo che nel pagamento ci fosse anche la pubblicità compresa, la stessa che fa vendere migliaia di copie di libri scadenti, stampati gratuitamente. Perchè diciamolo, la fortuna non è ultima, ma manco la pubblicità..:)Cmq, magari dico ciò in quanto facile preda del'illusione, ma probabilmente, per carattere,non mi sentirei definitivamente sconfitta, dal fatto che non abbiano vistoil nuovo Leopardi... magari un po', ma quel pochettino di fiducia in me stessa che mi rimarrebbe, mi farebbe dire mi gioco l'ultima carta, magari a qualcuno del popolo piaccio, magari ce la posso ancora fare"..:)

    Vale, che "giusto per conoscersi meglio":)

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  6. Vale, sì, conosciti a fondo, assai :D
    La pubblicità... ah la pubblicità. Cara Vale, la pubblicità che fa vendere un sacco, in Italia, la fanno solo due, forse tre, grosse case editrici, tiè, mettiamocene anche quattro o cinque, ma cambia ben pogo su l'intero numero delle case esistenti.
    Eh sì, fa, eccome se fa. Se hai pubblicità vedi pur non sapendo mettere neppure quattro parole insieme.
    Cmq oggi non si pubblica Leopardi, si pubblica di tutto, a meno che proprio non annoii (cosa che nonostante tutto capita spesso), quindi fai le tue conclusioni.
    A me inizia a calare la palpebra...

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  7. Ma nooo! Intendevo per conoscersi meglio io e tu... me e te insomma... va beh, straparlo...cala la palpebra anche a me, per cui non ce la faccio manco a trarre le conclusioni per oggi.Magari domani ci penso su.
    Una buona notte, è sempre un piacere il nostro dialogo!;)

    Vale che si sta add...zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

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  8. Sì buona notte, prima che mi gioco la carriera scrivendo cose quali pogo invece che poco o vedi invece che vendi... AAUUUHMM zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

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