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venerdì 5 maggio 2017

Finalmente anche Nuova Vita su KU


Più o meno è un anno che cerco di pubblicare l'ebook di Nuova Vita - Volume unico, ma nulla, era online solo la versione cartacea. Ieri ho riprovato così, per caso, e... eccolo qui!! ^_^
amazon.it/Tiger-Fighters-nodo-del-tempio-ebook/dp/B01H3G5F4Y
Dil tanto felice!


Gratuito per Kindle Unlimited



mercoledì 26 aprile 2017

Tiger Fighters I - Booktrailer

Buongiorno, mondo web! Rispunto in questi lidi per lasciarvi il bellissimo booktrailer fatto da Valentina Modica per Tiger Fighters I - Il nodo del tempio
E a voi piace?

Gratis su KindleUnlimited
www.amazon.it/Tiger-Fighters-nodo-del-tempio-ebook/dp/B01H3G5F4Y

venerdì 24 giugno 2016

Vinci copia cartacea o ebook Tiger Fighters di Dilhani Heemba

Per chi fosse su Facebook, possibilità di vincere l'ebook di Tiger Fighters.
Per i miei lettori, possibilità di vincere il cartaceo.
Regolamento qui

venerdì 31 maggio 2013

Ok, aggiorniamo

Con terribile ritardo, aggiorno il blog.
Vi risparmio i dettagli della vita privata: stendiamo un velo pietoso.

Capitolo Bruci il mare: direi che sta andando bene, nel mio piccolo. Sono contenta che la maggior parte delle persone abbia compreso e in qualche modo amato anche il carattere particolare di JJ (protagonista femminile); su Tip... non avevo molti dubbi. Sono rimaste 20 copie, poi metterò il libro su Lulu.
Di seguito, un paio di recensioni:

Capitolo ebook di Nuova Terra: finalmente caricato in rete, lo potete trovare anche su Amazon qui: http://www.amazon.it/Nuova-Terra-occhi-dellerede-ebook/dp/B00D123GG4/ref=sr_1_2?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1369844590&sr=1-2 è solo la prima parte del libro; la seconda penso per fine giugno, dipende da Youcanprint. Le copie cartacee sono ancora un po', quindi potete chiederle direttamente a me, come sempre, poi andranno anche quelle su Youcaprint/Amazon

Capitolo Le Figlie di Ananke: poiché non tutti riuscivano a leggerlo in ebook, l'ho messo cartaceo su Lulu, qui, http://www.lulu.com/shop/dilhani-heemba/le-figlie-di-ananke-black-light/paperback/product-21045781.html in ebook, rimane gratuito sul mio sito.
Di seguito, un paio di recensioni:

Tornerò tra mille anni, se sarò ancora viva.

Dil

Ebook di Nuova Terra. Il sangue dell'erede. Seconda Parte

sabato 9 marzo 2013

I primi due commenti su Bruci il mare


"Un bel ritorno a Nuova Terra. Il racconto di Tip rispecchia in pieno il personaggio, passionale e sanguigno, e non delude. Questa novella non risente dei tempi di stallo tecnici che ci sono nei due romanzi della Saga, perché non ha bisogno di spiegare il contesto e sfrutta un ritmo più scorrevole. I dialoghi sono brillanti, i confronti fra i protagonisti serrati, il libro scivola via in un attimo e non annoia. 
Non è un libro leggero, è comunque un racconto profondo e non mancano i temi difficili. Tip ha un'anima scanzonata, ma nonostante tutto realista, sa che il mondo non è un bel posto eppure quando è alla prova dei fatti si comporta secondo un codice morale da eroe, vuole aggiustare le cose, correggere le ingiustizie, guarire le ferite degli altri. Dietro a quel "Non ho un'anima" che afferma a Shay alla fine del libro, si nasconde invece un cuore grande, probabilmente a dispetto di se stesso. Tip ti prende e ti conquista pagina dopo pagina, con il suo fascino da bad boy, ma anche con le sue debolezze. Più cinica è la coprotagonista JJ, veramente donna e bambina come la definisce Tip. Donna perché conosce la sofferenza e l'ha accettata, è una sopravvissuta che non si piange addosso, bambina invece perché non comprende, se non alla fine, che arrendersi ai propri sentimenti non è mai una sconfitta. JJ non si fida più di nessuno, rifiuta tutto il mondo, ferendo in fondo solo se stessa con la sua strafottenza. Un paio di volte l'avrei presa per le spalle e scrollata pure io come fa Tip. 
Quello che doveva essere il tema portante della novella, l'erotismo, è alla fine un complemento a coronamento della storia, che non la prevarica. Ha senso questo lato più passionale perché i due protagonisti sono appassionati, hanno passione di vivere, e sono molto fisici, anche al di fuori dei rapporti intimi. Mi è piaciuto anche il tocco di realismo che è stato messo nel parlare del sesso (anticoncezionali e ciclo soprattutto, quello quasi tutti se lo dimenticano!!!).
E' stata una lettura molto bella, veramente coinvolgente, ho riso dei loro battibecchi e mi sono fermata a pensare durante i loro scontri, sentendomi partecipe della loro sofferenza." http://www.anobii.com/martigov1980/books


"Capita a volte di leggere dei romanzi dove si fa fatica ad abbandonare anche i personaggi non protagonisti (quando chiamandoli secondari ti sembra solo di sminuirli), e questo è il caso dei romanzi di Dilhani. Dopo aver letto (e molto apprezzato) la saga di "Nuova Terra" e "Nuova Vita" mi era restato un senso di vuoto per essere uscita dall'atmosfera dei romanzi...e per aver abbandonato quei personaggi non principali (secondari proprio non riesco a dirlo...Danka secondaria? immagino mi tirerebbe un pugno se si sentisse definita così)...in fondo la storia di Shay e Dahal ha un finale...ma, in questo caso, Tip?? Che ne è stato di lui?? Quindi grazie innanzitutto a chi ha insistito per far scrivere questo spin-off! E Dilhani ci ha messo fantasia e talento, gli stessi a cui ci ha abitutato nei romanzi principali, e che sono innegabili.
Tip è un uomo che può avere (ed ha) tutte le donne che vuole. JJ non si aspetta niente dalla vita. Ora penserete "sì è la premessa del 90% dei libri di questo genere". Vero. Ma questo non è un libro dove la storia è solo un intervallo tra una scena di sesso e l'altra. Avventure e tragedie (come Dil ci ha abituato ad aspettarci da questo mondo post-apocalittico) si mescolano nel racconto, e sullo sfondo tutta l'ironia (e il fascino) di Tip a compensare l'acidità di una disillusa JJ. Il tutto raccontato splendidamente.
L'unica nota negativa?? L'avventura è finita troppo presto!!! 
5 Stelline. Perchè a me Dilhani piace. 
Grazie Dil."

lunedì 21 novembre 2011

E anche Breaking Dawn I è andato


 Ogni volta che vado a vedere i film di questa saga, ciò che mi chiedo non è perché siano così mediocri, quanto perché io mi ostini ad andarli a vedere. La riposta credo sia che è diventato una sorta di rito vederlo con la mia amichetta Kiki, forse l'unico film che ormai vediamo insieme; tra l'altro in un cinema in cui ci sono quattro gatti, per nostra fortuna; per i lupi, per la fotografia, perché ormai siamo quasi alla fine.
A questo giro, le uniche cose che mi sono piaciute sono state la musica e la parte che interessava Jacob. Il resto l'ho trovato di una noia mortale.
La prima parte parla del matrimonio: se avessi visto il filmino di qualche sconosciuto, sarebbe stato uguale; lei più che a un felice sì, sembra andare in contro al patibolo, fino a che non vede lui all'altare e ci regala un sorriso; e poi tutti questi ti voglio bene, scene lentissime, un dramma di fondo… Sembra che la figliola stia per partire per la terza guerra mondiale! Le scene con Jacob sono più credibili, ma comunque lentissime. Ricordavo che questa parte non mi fosse piaciuta neppure nel libro (libro che aveva acquistato punti solo nel POV di Jacob e perché lei la smetteva di essere la ragazzina lagnosa che sapeva solo dire quanto fosse bello Edward), ma non così tanto! Una lentezza da soap opera, assolutamente inutile per i miei gusti.
Ad ogni modo me lo ero chiesta anche per Eclipse. Forse sono io.
La seconda parte è intrisa da una visione più horror di tutta la storia, con Bella che viene divorata dall'interno dalla sua piccola e potente creatura che, per quanto la ami, ha fame! E vuole crescere, quindi succhiamo sangue a mamma, rompiamo le costole a mamma, rendiamola cadaverica, anoressica, priva di forze. Cinema mezzo vuoto, il mio, ma accanto a me c'erano due dodicenni o poco più, un bambino di forse nove anni e uno di circa sei, bene, quest'ultimo con il faccino scioccato che chiedeva "ma è morta? ma è morta?"  è stata la ciliegina sulla torta. Io il libro l'avevo letto, ma che angoscia!
Riassumendo, una prima parte noiosissima e una seconda da ansia pura e trash a gogò.
Pattinson, se è possibile, è ancora più  brutto. Lei, vabbè, lo richiede la trama. Lautner è sempre uguale, a me piace e poi è lupo ^^ (da tenere presente che in questo film i lupi non sono più così morbidosi come nei precedenti); gli altri, non capisco bene perché, sembrano tutti un po' ingrassati di viso, soprattutto gli uomini. La recitazione fa pena un po' per tutti.
La bella bimba di cui vi ho parlato in questo post, Renesmee, nonché Mackenzie Foy, qui non appare, se non in una visione del futuro durante l'imprinting di Jacob. Un imprinting che aveva già scioccato le povere lettrici.
Per quanto riguarda il nostro imprinting emotivo con il film è assolutamente assente.

A mio avviso, se ne avessero fatto un solo film (ok, magari un pochino più lungo della media), ne avrebbe giovato. Staremo a vedere che cosa hanno combinato con il prossimo.

giovedì 17 novembre 2011

Pensavo che fosse "sesso" (e invece è Renesmee Cullen)

Pensavo che fosse la parola sesso (usata in questo POST) a portare più persone nel mio blog, per il semplice fatto che sesso è la parola più cercata in generale. Un amico una volta ha messo l'immagine di una biondona mezza ignuda e... zac! Tutti sul suo blog. Ok, sul mio blog arrivano anche per le recensioni sui libri e la scrittura, e per fortuna, visto che parlo soprattutto di questo; tuttavia mi aspettavo che, se ci fosse mai stato un boom, quello sarebbe stato scatenato dalla parola sesso.
E invece no.
Sul mio blog stanno arrivando frotte di utenti in cerca di questo bel faccino:
Mackenzie Foy 

Renesmee Cullen 

perché a quanto pare basta parlare di Twilight e tutti si mobilitano, soprattutto in questi giorni, con Breaking Dawn nei cinema e Bella che si sposa con Edward e mette al mondo la simpatica cucciolotta mezza umana e mezza vampira, Renesmee Cullen interpretata dalla bambina qui sopra, l'attrice e modella Mackenzie Foy (undici anni; nove, pare, durante le riprese del film - un'età che a mio avviso non  corrisponde a quella seppure celere della bambina vampiro). 
Da me, un vero assalto.
Mah, andrò a vedere il film anche io con la mia amichetta Kiki, speriamo ne valga la pena.


domenica 13 novembre 2011

Recensione Dark Eden, di Moira Young

 Quando ho preso questo libro, convinta di quanto mi sarebbe piaciuto, ero certa che ne avrei fatto una bella recensione. Il libro, però non mi è piaciuto, anzi, mi ha proprio delusa, dunque, che fare? Mi ero ripromessa di parlare solo dei libri che avessero almeno una sufficienza sul mio personale registro, ma ho ceduto e ora eccomi qui.

Una mini recensione, niente di più.

Trama: Saba ha diciotto anni, tutti trascorsi a Silverlake, una terra desolata che quasi non ricorda più il lago di cui porta il nome. La civiltà così come noi la conosciamo è sparita dalla faccia della terra e solo dei relitti, dei quali si è perso l’uso e il significato, stanno a ricordare che c’è stato un tempo, in cui tutto era diverso. Ma va bene così per Saba, fintanto che il suo amato gemello, Lugh, è con lei. Sarà una mostruosa tempesta di sabbia e l’arrivo di quattro cavalieri a cambiarle la vita. Perché rapiscono Lugh e a Saba non resta altra scelta che mettersi sulle sue tracce per salvargli la vita e riportarlo a casa. Per riuscirci dovrà superare molte prove, combattere molte battaglie, ma quello che otterrà in cambio – l’amore, l’amicizia, e una nuova consapevolezza – sarà la ricompensa per la perdita dell’innocenza.

Partiamo dalla trama: scorre bene, complessa quanto basta per farne un'avventura interessante, nonostante a volte non sia del tutto credibile e abbia dei buchi ingiustificati. Il mondo in cui ci troviamo è post apocalittico, anche se si può dedurre solo da qualche frase qui e là. Ho trovato molto carina l'idea di chiamare  Distruttori gli uomini di oggi, quelli che in qualche modo hanno distrutto il loro stesso pianeta; sarebbe stato bello saperne di più.
Non vi sono molte descrizioni o spiegazioni, sappiamo che il posto è lontano dall'attuale Francia, che esistono alcuni nuovi animali come i verminferno, che c'è un re (di che?) cattivo e che esiste una sorta di magia o qualsiasi altra cosa attraverso cui si possa leggere il futuro nelle stelle (atrologia?) o influire su una pietra particolare.

La protagonista, Saba, è testarda e non si tira mai indietro. A tratti, il suo essere ingrata risulta insopportabile, anche se i suoi difetti la rendono un buon personaggio; peccato che sia troppo intuitiva per una che per 18 anni ha vissuto praticamente solo con la propria famiglia. Nel corso della storia cresce e lo manifesta fidandosi di più degli altri, cercando di essere meno testarda, più grata e soprattutto cercando di comprendere e amare la sorellina, Emmi, per la quale da sempre prova un grande odio, poiché la loro mamma è morta nel darla alla luce.
Direi che Emmi è uno dei personaggi che mi piace di più, assieme a DeMalo, di cui però non si sa niente: forse ci sarà una parte interessante nel seguito, ma non so se ne leggerò mai il seguito; avrei tanto voluto sapere qualcosa in più di lui in questa parte. Forse è uno dei pochi motivi per cui ero davvero curiosa di arrivare alla fine :D
Gli altri personaggi non sono male, sono abbastanza caratterizzati, anche se non lasciano il segno, né in negativo né in  positivo.
Jack, il lui della situazione, è un tipo interessante, tuttavia non mi ha lasciato niente neppure lui. La storia tra lui è Saba va troppo a singhiozzi, tra l'altro per colpa di lei, perché Saba si ostina a non farselo piacere per troppo tempo, così tanto da risultare forzato oltre che noioso. Jack ha gli occhi come l'argento della luna e un sorriso sghembo (vi ricorda nessuno?), che piace tanto agli scrittori soprattutto stranieri, ma che io ancora non ho capito cosa voglia dire. Ok, problema mio.

Altre questioni che rimangono un mistero: perché Saba si salva grazie solo alla "rabbiarossa"? Voglio dire, non è che se uno è incazzato nero automaticamente è anche il più forte del mondo. Come fa questa ragazza, che ha combattuto per gioco solo con il fratello, a diventare in quattro e quattr'otto il temutissimo Angelo della Morte?
Il suo amico corvo perché è così intelligente? Magia, mutazioni genetiche, troppa televisione?
Perché Emmi ne sa sempre una più del diavolo? Sesto senso? Occhi dietro la testa? O gli altri sono rincoglioniti e lei è l'unica che sta attenta a tutto?

Insomma, mi aspettavo molto di più da questo libro, nonostante fosse uno Y/A, invece viene costruito in maniera piuttosto banale, poco approfondita, lasciando poco e niente. Tuttavia potrebbe anche cavarsela. Allora perché non do neppure la sufficienza?
Il problema è la scrittura.
Sacrestelle! -come dicono i personaggi del libro- la punteggiatura in questo libro è fatta solo di punti e di virgole, i due punti e i punti e virgola non esistono. Le virgole prima e dopo i vocativi a volte non ci sono, creando confusione. I verbi, santa pazienza, i verbi sono tutti sbagliati! Ho letto da qualche parte che la scrittura riproduce il parlato di Saba (che non sa leggere né scrivere e non conosce i libri). Ora, ok, tolto il fatto che TUTTI parlano più o meno come Saba -quindi non c'è un metro per confrontare- da nessuna parte si dice chiaramente "lei parla così perché è una sempliciotta burina", sicché io, lettore, da cosa lo deduco? Avrebbe avuto senso se nel corso della storia lei avesse cambiato modo di parlare e dunque di scrivere, ma non accade. Oppure se qualche personaggio lo avesse fatto notare, che so, con un commento a caso o, meglio ancora, con una parlata più forbita (lo so, sono più o meno tutti sempliciotti, ragazzi che vivono per strada e simili, quindi sarebbe stato difficile). Poi, poniamo che lei non abbia i mezzi per parlare in modo più decente e che questo serva a caratterizzarla in qualche modo e a caratterizzare il mondo in cui si trova, ari-ok, allora sarebbe stato più carino se la nostra amica Moira Young avesse scritto in terza persona, così la particolarità sarebbe stata più chiara, la sua "bella" scrittura non ne avrebbe risentito, e noi non avremmo sofferto tanto! Altro punto: perché se Saba usa i congiuntivi a volte sì e a volte no, la sorellina, di nove anni, li usa più spesso di lei? In teoria non ne avrebbe dovuto usare nemmeno uno.
E va bene, chiudiamo un occhio -ma anche no- la scrittura, così come è riportata dal pensiero di Saba, non lascia niente. NIENTE. Non una vera emozione, eppure di scene commoventi ce ne sarebbero state, tra sacrifici di personaggi e ritrovamenti vari, quindi sia in positivo che in negativo. Peccato che sia tutto cotto e mangiato. "E X morì per difendere Y. Il giorno dopo…"; "E allora vidi finalmente B, come ero felice, quasi non ci credevo. A ma', che fai a cena?"
E il raccontato invece del mostrato, che viene usato fin troppo spesso, certo non aiuta.
A questo punto chiudo anche l'altro occhio e forse è meglio, perché nel tenerlo aperto leggo pezzi come questo.

Vattene via da qui, dice. Prendi Emmi e Tommo. Ash e Epona vi copriranno.
Mi si ferma il cuore. Mi ronzano le orecchie. Vuoi che ce ne andiamo?
Annuisce. Io e Ike restiamo.
No, dico.
Mi libero. Afferro dei fasci di rametti, li getto sulle fiamme. Appena prendo fuoco li lancio ai verminferno. Bruciano, gridano. Accanto a me, Jack continua a sparare con la balestra.

Ora ditemi: cosa hanno detto, chi lo ha detto, cosa ha pensato Saba e cosa hanno fatto?

 E qui:
Tu porta la bambina e ricorda, tieni la bocca chiusa, ordina Lady Pinch a Rooster mentre scendiamo. Io tratto con il Signore della Gabbia.

Lo ammetto, se si fa attenzione e si legge dall'inizio del libro, si capisce, magari rileggendolo; ma io dico -respira, Dil, respira-  per quale assurdo motivo non vengono segnalati i discorsi diretti? Perché non devi usare due cavolo di "", o di  «», o magari --? O un qualsiasi altro segno del piffero? Non lo so, mettici i cuoricini, le stelline, un'emoticon, una macchia di sangue! Ma perché non metterci niente? PERCHÈ? E perché te lo hanno pubblicato senza dirti: "ok, bel libro ma mettici dei segni"? E perché te lo hanno pubblicato in Italia senza dire: "ohibò, ma non ci sono i segni!"?? P-E-R-C-H-È???
Se qualcuno è in grado di rispondermi, per favore, me lo spieghi, magari esiste un buon motivo che io al momento non colgo. Quello che colgo ora è una scrittura confusa, resa ancora più confusa dalla prima persona al presente. In quel caso un "bruciano, gridarono" sarebbe stato diverso da un "bruciarono, gridarono". Un "Tu porta la bambina e, ricorda, tieni la bocca chiusa, ordinò Lady Pinch a Rooster mentre scendevamo. Io tratto con il signore della Gabbia", sarebbe stato diverso da quell'obbrobrio sopra. L'unica cosa che ti fa capire più o meno chi dice cosa e chi fa cosa sono gli accapo...

Leggete questo pezzo, ricordatevi che Saba è una ingrata, testarda e che non vuole ammettere certe cose neppure a se stessa:

 C'è mancato un pelo, Saba. Si siede ansimando.
Jack! Gli metto le braccia al collo. Sto tremando dalla testa ai piedi. Non sono mai stata così felice di vedere qualcuno in tutta la mia vita!
Si libera dalla stretta. Mi guarda con gli occhi socchiusi. Cosa è successo?

Nella frase in grassetto non ero certa di cosa avesse detto e cosa raccontato / pensato, conoscendo la tipa non pensavo avesse detto ad alta voce: Non sono mai stata così felice di vedere qualcuno in tutta la mia vita!
 Invece, qualche pagina dopo, esce fuori che non lo ha pensato, lo ha detto e Jack glielo rinfaccia. Io credo che, come ho confuso questa frase, potrei averne confuse altre. E quello che mi continuo a chiedere è: perché? A che pro? A che serve? In lingua originale aveva più senso?

Ne hanno già acquisito i diritti per farne un film (Ridley Scott !), se lo faranno bene, credo che sarà uno di quei film migliori del libro.

Beh, basta, dovevo fare una mini recensione e sono ore che blatero.

Piccola nota: il libro si fa leggere perché non è molto profondo o complesso, però deve interessare in qualche modo l'avventura. È probabile che quella storta sia io, visto che all'estero ha avuto molto successo (la scrittura sgrammaticata e l'assenza di tag per i discorsi diretti è stata addirittura apprezzata). È un libro per giovani adulti e io non rientro nel target, in quel caso, forse, non avrei visto come un problema la superficialità e l'immediatezza delle scene o i buchi nella trama.
La scritta sulla nostra copertina "Per amore vale sempre la pena combattere" si riferisce più che altro all'amore fraterno.
  

Dati più o meno oggettivi
Prezzo 17,00 Pag: 353 Rapp. qualità prezzo: lasciamo stare, va.
Edizioni Piemme Freeway: redazione: in teoria buona…
Copertina: 7/10 è di Barbieri, e a me lui piace sempre, tuttavia non è delle migliori
Genere: fantasy, Y/A, avventura, distopico
Libro unico: no


Scrittura: -prima persona, presente - ne ho parlato abbondantemente; presenza di due punti e punti e virgole: no; 3/10
Trama: 6.5/10
Caratterizzazione protagonista: 6/10; altri personaggi: 6/10


Voto 5/10

Consigliato: no





venerdì 7 ottobre 2011

Uscirà Il bacio e il sortilegio di J. Carey

Buondì. Aggiorno per scrivervi che finalmente il 27 ottobre (sperando non cambi nulla) uscirà Il bacio e il sortilegio di Jacqueline Carey; in Italia è il quinto volume della saga di Imri, sarebbe la prima parte del terzo e ultimo di libro, ovvero Kushiel's Mercy.
Costa 18.60 euro e le pagine dovrebbero essere 500, ma in giro ho visto riportato anche un 384, quindi chi vivrà vedrà…

Trama: Dopo aver vendicato la morte della moglie, Imriel è libero di tornare a casa, dove lui e Sidonie rendono finalmente pubblica la loro relazione. La regina Ysandre, però, non può permettere che la delfina di Terre D'Ange si fidanzi col figlio della famigerata Mélisande Shahrizai, la donna che per ben due volte aveva cercato d'impadronirsi del regno e che poi era svanita nel nulla. Perciò, come segno della propria fedeltà, Imriel dovrà consegnare la traditrice alla giustizia, altrimenti Sidonie sarà diseredata. Grazie ai suoi legami con la Gilda Invisibile - una setta segreta ramificata in tutto il mondo - il giovane riesce a scoprire il nascondiglio della madre, ma proprio quando si prepara a partire, giunge a corte Astegal, l'ambizioso principe di Cartagine. Con un subdolo incantesimo, Astegal assoggetta al suo volere tutti gli abitanti di Terre D'Ange, compresa Sidonie, che accetta persino di sposarlo. Essendo l'unico rimasto immune, il principe Imriel si trova quindi costretto a chiedere aiuto al solo uomo che possa spezzare il potentissimo sortilegio: Ptolemy Solon, governatore della remota isola di Cytherea, nonché amante di Mélisande Shahrizai...
il bacio e il sortilegio carey

mercoledì 11 maggio 2011

L'abbraccio del vampiro di Anya von Klimt


Mi è stato regalato questo simpatico libricino, L'abbraccio del vampiro di Anya von Klimt, dalla mia cara amichetta Saby, la quale -per sua confessione- mi voleva testare. Dunque, parliamo del caro libricino. Premetto che è edito da Runde Taarn, casa editrice a doppio binario, motivo per cui tanto per iniziare non lo avrei mai comprato, e che -visto il titolo- parla di vampiri, motivo per cui, tanto per continuare... non lo avrei proprio mai comprato!


Trama: Una giovane donna preda di paure e superstizioni. un inquietante castello ai margini di una foresta e un affascinante conte sulla cui figura aleggiano leggende terribili. Una serie di misteriose morti riconducibili all’attacco di un sanguinario vampiro. ma le cose non sempre sono come sembrano. questi gli elementi del breve e intenso romanzo, saturo di passione e atmosfere gotiche. Un amore che cresce e, con la sua violenza, devasta l’animo dei protagonisti, un sentimento al quale saranno infine costretti a cedere. mentre il mondo intorno continua la sua persecuzione per dare finalmente pace a tutti i morti condannati dal vampiro.



Non ne farò una vera recensione, più che altro un commento.


Precisiamo che, più che un romanzo, è quello che io definisco un racconto: non sono nemmeno 70 pagine.

L'autrice, italiana, di cui conosciamo solo lo pseudonimo, va a capo quasi a ogni punto, cosa da far venire il mal di testa; prima e dopo i vocativi non esistono virgole, neppure una sfuggita per caso, potevo anche impazzire! Nel frattempo è venuto il mal di stomaco. Un uso eccessivo di avverbi e soprattutto di avverbi che finiscono in -mente, e ti sei beccato pure il mal di pancia... Molte scene sono solo raccontate e mai mostrate.

La trama è banalissima, i personaggi spuntano con l'unico scopo di far andar avanti la vicenda, il colpevole di turno non ha alcun senso, la cattiva che vive al castello non si sa bene perché ci viva, o perché ce l'abbia con la protagonista, né che fine faccia.

Lui non si sa perché si sia innamorato di lei; e perché lei alla fine ceda (a parte per il fatto che lui sia l'unica persona da cui può rimanere a vivere) non è dato sapere.

Il libro è classificato 'per adulti', tuttavia c'è un'unica scena a sfondo sessuale, di una paginetta, che essendo più raccontata che mostrata, dice ben poco, l'ho trovata piuttosto insulsa. SPOILER, la fine ti fa dire 'finisce così?' E non solo: lei si dice che lui non è un vampiro, è tutta una leggenda, però nell'ultima riga ne vede i canini; ci può anche stare, ma quel che non capisco è: questi fanno sesso, possibile che lei non si renda conto che sia un vampiro, tra l'altro non ho capito (no, non mi andava proprio di rileggere) se la morde oppure no; e se lui lo fa, lei tranquilla, beata, rilassata, masssssì! Se non lo fa, lui che vampiro è? FINE SPOILER.


Giusto per non essere così disfattista, di tanto in tanto ci sono belle immagini, molto poetiche, mi sono piaciute molto quelle con la luna, solo che vengono ripetute troppo spesso.


Dati più o meno oggettivi

Prezzo 10,00 Pag: 65 Rapp. qualità prezzo: ...!

Edizioni Runde Taarn: redazione: non so neppure se abbiano fatto un editing...

Copertina: 4/10

Genere: fantasy, romance, vampiri

Libro unico: sì


Scrittura: -terza persona, passato - da scuola media; presenza di due punti e punti e virgole: ehm, non ricordo; 5/10

Trama: 4/10

Caratterizzazione protagonista: 5/10; altri personaggi: 3/10



Voto 4/10


Consigliato: no


Non ce l'ho tanto con la scrittura della Von Klimt, quanto con la Runde Taarn, che conferma il mio odio per le case editrici a pagamento/doppio binario.


lunedì 14 febbraio 2011

Recensione Graceling e Fire, di Kristin Cashore

Come promesso sono qui a parlarvi di libri, strano, eh! Cerco di essere breve, questa volta.

I libri sono quelli del titolo del post, dove Graceling è il primo e Fire è il prequel.



Graceling.

Trama: Tutti i Graceling hanno gli occhi di due colori diversi. Tutti i Graceling hanno un Dono. Difficile è però sapere quale Dono possiedono: a volte anche per loro stessi è duro capirlo e controllarlo. Ci sono Doni quasi inutili, come la capacità di ripetere le parole al contrario o di ricordare certi dettagli. Katje ha diciotto anni e il suo Dono è un'arma terribile nelle mani di suo zio, re Rand. Il futuro le può riservare un posto sicuro al fianco di quest'uomo vendicativo o infinite sorprese, come l'incontro con un Graceling dallo sguardo intenso che sembra conoscerla fin troppo bene.

L’ho letto in pochissimo tempo perché mi ha presa subito e la trama scorre leggera e interessante, il dono di Katje (nell’originale si chiama Katsa) è particolare e ci presenta una protagonista nuova, forte e indipendente; tuttavia il libro ha i suoi difettucci, primo tra tutti direi l’insopportabile femminismo della protagonista, che non è mai spiegato, non si capisce perché lei abbia questa idea del matrimonio, dell’amore e dei figli come di qualcosa assolutamente da non fare, che non vuol dire che doveva per forza essere diversa per piacere al lettore, ma che per avere senso (essendo un aspetto molto forte), doveva quanto meno essere spiegato. Lei scopre di amare lui e… nooooo io non posso innamorarmi di te perché non mi voglio sposare. Beh, sì, un concetto davvero moderno e intelligente. Povero Po Verdeggiante! E povero Po Verdeggiante, perché ha questo nome terribile…

Inoltre non vi è una vera e propria crescita della protagonista poiché l’unica che ha non dipende da una sua maturazione, quanto dalla comprensione del dono che possiede (non spiego di più per motivi di spoiler).

Il climax del libro -la lotta con il cattivo, per intenderci- è cotta e mangiata. Da rimanerci di sasso, e io ci sono rimasta di sasso, però è particolare e ci può stare; la nota stonata è anche nella fine, però: siccome la tipa è un assassina, la tipa è femminista, insomma il libro è fuori dagli schemi, non si poteva avere un vero happy ending, ma l’ho trovato forzato e del tutto fuori luogo.

Nonostante ciò, è il libro di un’esordiente, lei scrive abbastanza bene, a parte qualche scena raccontata più che mostrata. Come personaggi secondari, non sono male il figlio del re -cugino e amico di Katje- e Bitterblue, cuginetta di Po.

Se fosse stato un libro per adulti e l’autrice si fosse lasciata più andare, credo che avrebbe giovato; la Cashore sarebbe dovuta entrare più nel dettaglio evitando di presentare mille aspetti e situazioni, poi abbandonati in superficie.

A conti fatti però è stata una lettura davvero piacevole, un mondo fantastico nuovo, una trama abbastanza complessa, un’eroina interessante, forse più adatta a un pubblico femminile.

Dati più o meno oggettivi

Prezzo 14,oo Pag: 495 Rapp. qualità prezzo: avrei abbassato di due euro...

Edizioni DeAgostini: redazione: buona

Copertina: 8/10

Genere: fantasy, azione, avventura, romance, young/adult

Libro unico: no (prequel uscito in Italia, e sequel ancora non uscito)

Scrittura: -terza persona, passato - chiara, scorrevole; presenza di due punti e punti e virgole: sì, 8/10

Trama: 8/10

Caratterizzazione protagonista: 8/10; altri personaggi: 7.5/10

Voto 8/10

Consigliato: sì.

***




Fire.

Trama: Al di là dei sette regni vivono creature dalla bellezza mozzafiato, animali dai colori sgargianti capaci di ammaliare gli uomini e di prendere possesso delle loro menti. Sono i mostri. Fire è una di loro: l'unico mostro in tutta la Valle con sembianze umane. Molti vorrebbero impadronirsi del suo enorme potere e sfruttarlo per usurpare la corona, ma Fire ha giurato di usare il suo fascino solo per difendersi dai suoi nemici. Non è facile, però, mantenere i buoni propositi. Non quando re Nash e i suoi fratelli hanno bisogno del suo aiuto. Non quando un intero esercito è pronto a sacrificarsi per proteggere quel che rimane del regno. Non quando il principe Brigan le sta così vicino.

Beh, ecco, questo libro in parte è stato una delusione. Non c’è stata una vera crescita in termini di scrittura, ma questo sarebbe l’ultimo aspetto: la trama è inesistente, di fatto non va mai avanti, a parte le ultime 50 pagine, per il resto è un… troiaio, passatemi il termine.

Motivo per cui, tra l’altro, a mio avviso non è affatto un libro Y/A (quando l’ho comprato era nella sezione bambini!!!): Fire ha 17 anni, va a letto con il suo migliore amico, quasi fratello (che nel frattempo va a letto con tutte quelle che gli capitano a tiro, mettendone incinta due per tre!), e lo fa con un cinismo e un disinteresse che non sono propri della sua età, fosse stato un libro per adulti, almeno ci saremmo gustati le suddette scene, invece no, è uno Y/A e quindi niente scene succulente di sesso. Ok che oggi i giovani sono figli di Moccia, però mi sembra un tantino fuori target.

I colpi di scena sono carini, però che cavolo, sono tutta una serie di omicidi, patricidi, adulteri, stupri, aho, e che ansia!! Come se non bastasse non serve quasi a nulla per la trama. Per non parlare del fatto che lei ha bisogno di una scorta ogni volta che ha il ciclo sennò i mostri se la pappano… va bene, sorvoliamo.

Nonostante Katja fosse un’assassina femminista ero riuscita ad immedesimarmi molto di più in lei che non in Fire, amante dei cavalli e desiderosa di avere figli (che non avrà mai perché, udite, udite, si è fatta sterilizzare!). Anche l'ambientazione qui è inesistente, mentre se per lo più abbozzata (ma stava bene nel tipo di storia), in Graceling è descritta e importante per le varie vicende.

Il libro è il prequel del primo solo perché uno dei personaggi secondari appare (a mio avviso in maniera forzata) un paio di volte, per finire nel nulla. L’unico personaggio femminile davvero forte, poi viene ammaliato anche lei dal migliore amico di Fire e perde dieci punti; di fatto quindi l’unico vero personaggio femminile forte, sensato e coerente è una bimbetta di 5 anni (che, ringraziando il cielo, non va a letto con nessuno, però vorrebbe sposarsi con l’amico in questione di Fire).

Brigan si innamora di Fire per motivi oscuri, o se non sono proprio oscuri, banali; se non altro lei non salta nel letto di lui o viceversa, però quando questo -di grazia- avviene, non solo non viene descritto, ma manca di sentimento nella maniera più totale: del tipo “si baciarono e poi lei lo condusse a letto”, e tanti cari saluti.

L'unico aspetto interessante è il conflitto che la protagonista vive con il ricordo del padre e la crudeltà di lui, che in qualche modo diviene un conflitto con se stessa.

Devo essere onesta, non so se consigliare o meno questa soap opera… pardon, questo fantasy per giovani adulti, neppure a chi è piaciuto Graceling. Ma, sempre per onestà, sottolineo che in America ha moltissimi pareri positivi.

Dati più o meno oggettivi

Prezzo 15,9o Pag: 492. Rapp. qualità prezzo: insomma

Edizioni DeAgostini: redazione: abbastanza buona

Copertina: 7/10

Genere: fantasy, azione

Libro unico: vedi sopra

Scrittura: -terza persona, passato - chiara, scorrevole; presenza di due punti e punti e virgole: sì, 8/10

Trama: 5/10

Caratterizzazione protagonista: 6/10; altri personaggi: 6/10

Voto 6/10

Consigliato: non saprei.

giovedì 9 dicembre 2010

Abbandoni e interviste

Ieri sera volevo scrivere un poco, invece ho deciso di mettermi a leggere; provarci almeno. Sì, perché ho ripreso in mano un libro che sto tentando di leggere almeno da due mesi; il risultato? Dopo tanti anni che non lo facevo, ho deciso di abbandonarlo del tutto.

Sto parlando di “Notte di Piaceri”, e lo so che tutte le fan della Kenyon mi vorrebbero uccidere, ma proprio non ce la faccio. Ci tengo sempre a precisare che “Anche i diavoli piangono” mi era piaciuto tantissimo (tra l’altro lo rileggerei volentieri per capire perché, ma non lo trovo più :/ uffi).

Io Sherrilyn Kenyon non la capisco: come fa ad avere tutte eroine fisicamente scialbe che conquistano - sempre fisicamente - il figone divino di turno dopo un paio d’ore se non meno? Poi ok, potevo chiudere un occhio per un libro (Fantasy Lover), ma un altro così no, nun se po’!

Volevo recensirlo, arrivare alla fine come faccio con tutti i libri; ma nun se po’ legge un raccontato ogni due pagine; nun se po’ legge “quanto sei seducente”; nun se po’ legge lui che vuole saltare addosso a lei sulla base di niente, mentre sono ammanettati, imprigionati e si conoscono da due minuti (peggio di Moccia); nun se po’ legge di questi muscoli sodi, belli, perfetti, ogni riga; nun se po’ legge una storia che inizia sempre uguale; nun se po’!! O almeno io non posso, e siccome già uno l’ho letto, questo lo abbandono. Definitivamente.

Quindi vi lascio segnalando l’intervista che mi ha fatto Arwen sul suo sito, Just for Talking, la trovate qui. Ammetto che rispondere alle interviste mi garba assai :D

venerdì 3 dicembre 2010

Nemesis. L’ordine dell’Apocalisse, di Francesco Falconi

Attenzione: recensione fortemente soggettiva

Ho appena finito “Nemesis. L’ordine dell’Apocalisse”, di Francesco Falconi: un urban fantasy, Y/A, dai risvolti romance e tinto di ali di Angeli e di Demoni. Ecco la trama:

Nascosti tra di loro, invisibili ai comuni mortali, gli Angeli Ombra e i Demoni Emersi operano affinché il delicato Patto d’Equilibrio non venga mai infranto. Queste creature, pur essendo capaci di provare sentimenti umani, sono costrette ad attenersi alle regole del Consiglio dei Cerchi e delle Spirali che ne stabilisce i compiti e punisce ogni trasgressione. Solo una volta ogni otto anni, durante il Tetrastile, i due ordini si riuniscono per tirare il bilancio sull’Equilibrio e processare in modo esemplare i trasgressori. È il 30 febbraio: un crepuscolo di ventiquattro ore in cui gli uomini perdono coscienza e il soprannaturale si manifesta.

L’Equilibro, intanto, corre il più grave pericolo mai affrontato dal Consiglio: Nemesis, la reincarnazione dell’Angelo dell’Apocalisse, sta assoldando Discepoli per sovvertire il Patto, generare il caos e distruggere l’umanità. Ellen Lynch non sapeva nulla di tutto ciò. Eppure da quando si è vista spuntare un paio di ali nere al tramonto, questa è diventata la sua nuova realtà: appartenere alla dinastia dei Demoni Emersi. Una condizione che la costringerà a riscrivere il suo passato e a lottare affinché il suo amore per un Angelo, Kevin, possa avere un futuro.


Questo è il classico romance che piace a me: uno di quelli dove non ci sono solo lui e lei, lei e lui, e tutto ruota intorno a loro, e che mi stucca prima di subito. Per quanto centrale - e lo è - non è il motore del romanzo. Dieci punti solo per questo.


La scrittura di Francesco sembra avere una battuta d’arresto, in senso positivo: rispetto a Prodigium, diviene più netta e precisa; meno spasmodica rispetto all’Aurora; direi più equilibrata e forse più propria dell’autore. Questo da un punto, credo, oggettivo. Dal mio punto di vista (sto quindi parlato di mero gusto personale), è una scrittura troppo netta, scorre così bene che “scorre troppo”! Io sono una persona riflessiva, dannatamente attenta alle emozioni, preferisco una scrittura con meno punti e più subordinate e, però, più coinvolgente; ma è una questione di stile che può o meno piacere.

Ho apprezzato molto il doppio punto di vista - in prima persona - dei protagonisti, anche se, come successo con Shiver, a volte se leggevo di corsa, dovevo tornare indietro per vedere il capitolo di chi fosse (quando una storia mi prende, mi estraggo dalle pagine e non leggo nemmeno più i capitoli).

Ci sono troppi refusi, che fanno perdere il filo.

All'inizio ho un po' faticato per entrare nella storia.


Passiamo ai personaggi: forse, rispetto agli altri libri, i personaggi secondari sono stati meno caratterizzati. Quelli principali, invece, ovvero Ellen e Kevin, sono più caratterizzati di altri (fatta eccezione per Dafne e Alyssa). Mi sono ritrovata molto in Ellen - e in lei ho trovato anche qualcosa dei miei personaggi femminili -, sebbene io non abbia nulla della sua forza… L’unica nota stonata sono state le mille domande che si fa, soprattutto all’inizio: non che io non sia così, anzi, forse me ne faccio più di lei, ma leggerle è un’altra cosa, mi veniva voglia di saltarle. Ho apprezzato e condiviso la sua ironia/autoironia, che trovo anche in me.

Kevin mi ha presa di meno, forse perché più diversa da lui, ma leggere una prima persona maschile è stato davvero interessante: allora anche gli uomini si fanno le paranoie! :D o quantomeno Francesco si fa le paranoie. Kevin è piuttosto orgoglioso, la disciplina imposta fin da tenera età lo rende cieco per certi versi e, a tratti, da prendere a pizze. Tutto sommato c’è un'evoluzione in lui, apprezzabile in termini di personaggio, tuttavia, forse, troppo repentina in termini di scrittura.

Mi piace il rapporto che hanno i due protagonisti perché, nonostante tutto, è squisitamente umano. "«Ehi, Kevin, perché mi stai fissando?», mi sussurrò.

Scrollai le spalle. «Perché sei bellissima.»

Un colorito rosso le incendiò le guance.

[...] «Dai! Non prendermi in giro», gesticolò arruffandosi i capelli."

-solo una nota all'autore: se il tipo in questione sta guidando, è bene che non fissi la bellissima ragazza accanto a sé ; ) -


Temi e ambientazioni: la Scozia, vorrei tanto poterci andare, e, a parte il freddo, il romanzo fa proprio venire voglia di vederla.

Come sempre l’autore riesce a inserire diversi temi senza essere troppo pesante (dieci punti anche qui); in questo caso i temi trattati sono i pregiudizi e, in modo appena velato, il razzismo, oltre all’amore e all’amicizia, nonché al rapporto genitori-figli che forse avrei esaminato più a fondo.

E proprio nel dire questo mi viene in mente che un aspetto che mi ha fatto storcere il naso è stata la fuga dell’autore da alcune emozioni: come l’abbraccio tra Ellen e il padre, che non viene descritto, ma raccontato solo dopo. Anche il bacio che Kevin dà ad Ellen, per quanto il ragazzo lo descriva usando parole anche piuttosto “forti” (quali “passionale”, “violare la sua intimità”), perde qualcosa nei sentimenti, quasi come se fosse, per dirla in termini da manuale, più raccontato che mostrato, e quasi, quindi, come se Francesco rifuggisse dallo scendere fino in fondo. Nei momenti più coinvolgenti sembra staccare la spina all’improvviso. Mi chiedo se dipenda dal fatto che lo scrittore sia un uomo, o se dipenda dal fatto che sia uno Y/A (che, però, non spiegherebbe l’abbraccio non descritto con il padre, ma anzi liquidato in una frase); o forse dipende da me, che sono estremamente “emozionale”.

Comunque ho apprezzato molto questa frase: "Le vere emozioni erano come granelli di polvere, impossibili da afferrare. Visibili solo controluce, che aleggiavano nell'aria, pronti a scivolarle sulla pelle." Beh, ok, forse l'avrei resa al presente e cambiato punteggiatura, ma è il succo che mi piace.


Finalmente non c’è tutta quella magia da bacchetta magica o da cartone animato, che non me gusta affatto. Ci sono Angeli e Demoni (e non so perché ci sia stato questo boom, anche io ho scritto di demoni, ma non per la moda), e sono ben delineati oltre che particolari: gli angeli nella loro lucentezza possono essere assai crudeli, egoisti ed arrivisti; questione di politica, e sì sa che quando si tratta di politica… se pensa solo a magna’! I Demoni: beh, loro sono meno selettivi, più presi dalle emozioni e, per questo, possono essere crudeli, come natura detta, e nello stesso tempo più empatici, quindi più comprensivi e altruisti, come dimostra la famiglia di Ellen e come dimostra la stessa bontà di lei.


Il finale non è per niente scontato; purtroppo avevo capito chi fosse uno degli Immacolati da metà libro, ma come al solito Falconi riempie i finali di buoni colpi di scena… Per una volta, abbiamo un happy ending, anche se dal sapore agrodolce; non posso dire di più.


Per concludere, una buonissima lettura, particolare e scorrevole. Un prezzo troppo alto e un editing da rivedere, in compenso un carattere umano e non i soliti caratteri cubitali.

Nato come libro autoconclusivo, pare avrà un seguito.

Avrei preferito se non fosse stato un Y/A, ma in Italia ormai sembrano funzionare solo quelli...


Ps. Fra’, siccome so che queste sono le rare volte in cui leggi i miei post per intero, ti ricordo l’invito a cena :D


Dati più o meno oggettivi, o forse no :p

Prezzo 16,oo Pag: 277. Rapp. qualità prezzo: insomma, prezzo troppo alto

Edizioni Castelvecchi: redazione: troppi refusi

Copertina: 10/10 è di Barbieri, e ho detto tutto (però Kevin non lo immagino così..)

Genere: urban fantasy, Y/A, Angeli, Demoni, romance

Libro unico: a quanto pare, no


Scrittura: -prima persona alternata, passato - chiara, scorrevole; presenza di due punti e punti e virgole: due punti, sì. Di punto e virgola ce n'è uno in tutto il libro... 9/10

Trama: 8/10

Caratterizzazione protagonista: 9/10; altri personaggi: 8/10

Voto 8,5/10

Consigliato: sì


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