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lunedì 21 novembre 2011

E anche Breaking Dawn I è andato


 Ogni volta che vado a vedere i film di questa saga, ciò che mi chiedo non è perché siano così mediocri, quanto perché io mi ostini ad andarli a vedere. La riposta credo sia che è diventato una sorta di rito vederlo con la mia amichetta Kiki, forse l'unico film che ormai vediamo insieme; tra l'altro in un cinema in cui ci sono quattro gatti, per nostra fortuna; per i lupi, per la fotografia, perché ormai siamo quasi alla fine.
A questo giro, le uniche cose che mi sono piaciute sono state la musica e la parte che interessava Jacob. Il resto l'ho trovato di una noia mortale.
La prima parte parla del matrimonio: se avessi visto il filmino di qualche sconosciuto, sarebbe stato uguale; lei più che a un felice sì, sembra andare in contro al patibolo, fino a che non vede lui all'altare e ci regala un sorriso; e poi tutti questi ti voglio bene, scene lentissime, un dramma di fondo… Sembra che la figliola stia per partire per la terza guerra mondiale! Le scene con Jacob sono più credibili, ma comunque lentissime. Ricordavo che questa parte non mi fosse piaciuta neppure nel libro (libro che aveva acquistato punti solo nel POV di Jacob e perché lei la smetteva di essere la ragazzina lagnosa che sapeva solo dire quanto fosse bello Edward), ma non così tanto! Una lentezza da soap opera, assolutamente inutile per i miei gusti.
Ad ogni modo me lo ero chiesta anche per Eclipse. Forse sono io.
La seconda parte è intrisa da una visione più horror di tutta la storia, con Bella che viene divorata dall'interno dalla sua piccola e potente creatura che, per quanto la ami, ha fame! E vuole crescere, quindi succhiamo sangue a mamma, rompiamo le costole a mamma, rendiamola cadaverica, anoressica, priva di forze. Cinema mezzo vuoto, il mio, ma accanto a me c'erano due dodicenni o poco più, un bambino di forse nove anni e uno di circa sei, bene, quest'ultimo con il faccino scioccato che chiedeva "ma è morta? ma è morta?"  è stata la ciliegina sulla torta. Io il libro l'avevo letto, ma che angoscia!
Riassumendo, una prima parte noiosissima e una seconda da ansia pura e trash a gogò.
Pattinson, se è possibile, è ancora più  brutto. Lei, vabbè, lo richiede la trama. Lautner è sempre uguale, a me piace e poi è lupo ^^ (da tenere presente che in questo film i lupi non sono più così morbidosi come nei precedenti); gli altri, non capisco bene perché, sembrano tutti un po' ingrassati di viso, soprattutto gli uomini. La recitazione fa pena un po' per tutti.
La bella bimba di cui vi ho parlato in questo post, Renesmee, nonché Mackenzie Foy, qui non appare, se non in una visione del futuro durante l'imprinting di Jacob. Un imprinting che aveva già scioccato le povere lettrici.
Per quanto riguarda il nostro imprinting emotivo con il film è assolutamente assente.

A mio avviso, se ne avessero fatto un solo film (ok, magari un pochino più lungo della media), ne avrebbe giovato. Staremo a vedere che cosa hanno combinato con il prossimo.

sabato 16 ottobre 2010

Elucubrazioni e Renesmee Cullen

Oggi, mentre procedevo imperterrita con una delle tante elucubrazioni, come sostiene Saby, ho riflettuto sul fatto che, per quanto legatissima a NT e in particolar modo alla sua protagonista, nel rileggere il testo provo una certa frustrazione di fondo: il modo in cui scrivo, che per onor di cronaca risale a circa sei mesi fa, non mi piace più.
È possibile?
Mi sembra quasi come se non lo avessi scritto io: in alcuni punti, soprattutto nelle prime duecento pagine, mi sembra tutto molto superficiale, è vero che in parte è voluto, in particolare per quanto riguarda la relazione che lei ha con il lui in questione, però in alcuni punti mi appare quasi una scrittura rigida. Forse è perché in parallelo sto vivendo il momento “meno rigido” della scrittura di Thari e Ryker, tuttavia mi disturba un po’.
Tra l’altro NT è scritto in prima persona, perché io riesco a rendere meglio alcuni sentimenti (quelli che S.T.L. inizierà a vivere dopo queste pagine, in effetti) in questa forma, mentre Le figlie di Ananke è scritto in terza persona, quindi in un certo senso dovrebbe darmi meno soddisfazione. Bah, boh, forse è solo perché la mia testa non può vivere senza qualche paranoia.
Voi come lettori preferite la prima o la terza persona?
Io anche come lettrice preferisco la prima; mi coinvolge di più.


Ma giusto per non tediarvi troppo, cambiamo argomento.
Ho letto che finalmente è stata scelta la figlia di Bella Swan e Edward Cullen per il film di Breaking Dawn, è questa bambina qui, Mackenzie Foy modella. Che dire, lei è bellissima, ma… ha 9 anni, santa cecropia! Cosa ci azzecca una bambina di 9 anni con Renesmee? Non ricordo bene la velocità in cui cresce Nessie nel libro, ma 9 anni mi sembrano troppi.
Voi che ne pensate?


AGGIORNAMENTI QUI

giovedì 29 luglio 2010

Le mutande di Robert Pattinson

Nel pomeriggio ho un paio di aggiornamenti da farvi, ma ora... ora DEVO pubblicare queste!!!

Le mutande di Robert Pattinson alias Edward Anthony Masen Cullen. No, C.I.O.È le voglio!!! Le regalerò al mio ragazzo per il suo compleanno. Ma... Oh, me disgraziata :O il suo compleanno è a dicembre, ah che vita ingiusta e riprovevole!

E va bene le guarderò da qui, adorante e in attesa.

ps. Un aspetto positivo c'è: mi ha raggelato la giornata.

venerdì 16 luglio 2010

Eclipse. Che noia...

Robert Pattinson piede foot

Oggi mi sono degnata di andare a vedere Eclipse. Noia. Che noia. Che noia, mamma mia, che noia!

Che recitassero per modo di dire già lo sapevamo, però, ecco… che noia! Non succede nulla per tutto il film. Eppure mi ricordavo che tra i quattro libri era quello che avevo apprezzato di più, forse per la storia che si racconta degli indiani, o era New Moon? Non ricordo (‘mazza m’è rimasto impresso!). Del film mi è piaciuta la musica, ogni tanto la fotografia.

Robert Pattinson… lasciamo perdere! Mi piacciono quasi tutti tranne lui, bleah! È vero assomiglia a un piede. Che noia!

Lei mi sembra che sia diventata più brutta, o forse più bianca, si starà preparando psicologicamente alla trasformazione. Sì, deve essere così. Eh, però prima si devono sposare. Prima matrimonio, poi sesso, poi vampira. Già. Che noia! E poi muore di freddo e poi la mattina dopo sta in camicetta sulla neve. Più che noia!

Vediamo, cosa c’è di interessante? Che lei bacia lui, poi l’altro. Povera anima in pena (dicesi zoccola!). Che noia!Eclipse film

Ah no, di interessante ci sono le storie di Jasper (Jackson Rathbone) e la biondona (Nikki Reed, che tra l’altro dimostra dieci anni in più di quelli che ha). Charlie, il padre, era improbabile nel libro, lo è ancora di più nel film. I lupi sono magicamente diventati grossi come cavalli; Bree Turner è magicamente diventata importante; Victoria è magicamente diventata un’altra (ed era meglio l’altra, ovvero Rachelle Lefèvre). Che noia!

Ma noooo, ho trovato cosa ci fosse di interessante: l’aria condizionata, né troppo fredda né troppo calda. Da paura!

Invece da Fnac si moriva di freddo e io me ne andavo coperta di libri da uno scaffale a un altro. Ne avevo presi dieci e ho ridotto a quattro. Santa Cecropia, sembra che io nella mia stanza abbia spazio, sembra che io nel portafoglio abbia i soldi, sembra che io in camera non abbia già duemila libri in arretrato, sembra che io nella mia vita abbia tempo.

Dil, tu NON hai tutto ciò, ficcalo nella tua testolina, una volta tanto!

venerdì 9 luglio 2010

Ragazze Lupo, di Martin Millar

Altra vecchia rece di un bel libro.



Kalix è una rampolla 17enne, magra, depressa, drogata, innamorata di un ragazzo bandito dal clan, lei stessa bandita e condannata, è una lupa mannara. È lei a muovere tutto, dalla morte del padre, Signore dei Lupi, alla lotta per la successione dei fratelli, ma è insopportabile, sembra una bambina di otto anni, viziata, per fortuna non è lei la protagonista, o per lo meno non solo lei. Intorno, infatti, ruotano la sorella, Trix, stilista di moda che vuole stare lontana dalla sua famiglia, e dotata di poteri magici; Malveria, migliore amica di Trix, fissata con la moda, Regina del Fuoco, anche lei dotata di poteri; Beautix e Delicius, gemelle bandite dal clan, rokkettare punk, troppo sbronze per fare concerti; Agrivex, 17enne quasi-nipote di Malveria; i due fratelli di Kalix, Sarapen e Marcus, che lottano per la successione al trono, il primo per diritto, il secondo istigato dalla madre; Dominil, cugina dei quattro fratelli, algida fisicamente e psicologicamente; infine, una ragazza e un ragazzo universitari, che vogliono aiutare Kalix ad uscire dalla sua situazione, rimanendo, loro malgrado, invischiati nella guerra intestina.


La storia intreccia gli affari del clan a quelli della Regina del Fuoco, a quelli dei due umani e a quella dei Cacciatori (umani che ammazzano i licantropi), e alla personale storia di Kalix, solitaria e senza amici.


Inutile dire che il personaggio meglio riuscito sia Malveria, capace di piangere per un vestito, ironica, senza senso del “tatto umano”, a volte senza senso lei stessa, ma valida guerriera e potente maga.
I lupi mannari sembrano un po’ una caricatura degli umani, nel loro essere egoisti, crudeli, innamorati, depressi, gelidi, superficiali.


Nel complesso il romanzo è esilarante, leggero, inedito. Non ha grosse pretese, ma i vari risvolti psicologici, guerreschi, sessuali, rendono la lettura molto piacevole e scorrevole, tanto che il lettore è portato ad arrivare alla fine (660pag) molto velocemente. Scritta quasi come una favola e con cambi di scena molto frequenti, è un urban fantasy per niente horror e molto tragicomico.




Non è un capolavoro, ma è assolutamente consigliato!


Voto: 8 e mezzo

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