Per quanto mi riguarda qui, sul blog di Libera "Parole e pensieri in libertà", trovate una sorta di intervista all'apparenza senza domande (...) su di me.
Ora invece vi lascio un paio di vecchie recensioni.
Triste e malinconico, doloroso e frustrante, ma la piccola Carolyn cattura il cuore. A parte due volte, non parla mai esplicitamente delle violenze del padre, eppure queste sono presenti in tutto il suo comportamento, nella sua rabbia, nella sua depressione, nella sua caparbietà, nella sua dolcezza, e sono nel suo modo di riportarci l'Africa coloniale, magica e calda. Fa rabbia sapere che è una storia vera, sapere di un padre violento (in tutti i sensi) e impunito, di una madre che sa e non fa nulla, anzi è assolutamente assente, presa dalla sua depressione o dal finto perbenismo da mostrare agli altri, perché alla fine dei giochi forse è lei a risultare come la più crudele, sopratutto perché la piccola Carolyn l'ha amata tantissimo, nonostante gli scontri e le incomprensione. Nonostante tutto, nell'autrice c'è una voglia di farcela inaudita, anche se con rabbia, tentati suicidi e pensieri assassini. Nel dipinto a colori di un'Africa vasta e amata, la scrittrice riesce a disegnare bene e con coraggio l'equilibrio tra dolore e speranza che l'ha pervasa per tutta l'infanzia ed oltre.
Voto: 8/10 Quarta di copertina: Carolyn Slaughter racconta in questo libro, con grande coraggio, un'infanzia devastata e segnata dagli abusi inflitti dal padre. Il romanzo non è la cronaca di violenze subite. È invece un canto della sua infanzia trascorsa in Africa e in particolare del deserto del Kalahari, dove Carolyn ha vissuto per molti anni con i genitori e le sorelle. Le pagine del romanzo sono caratterizzate da una luminosità, la stessa che le ha permesso di sopravvivere all'orrore nascosto dietro l'apparente perbenismo borghese della sua famiglia.
Un romanzo delicato, un'avventura dolce, un amore difficile da far crescere. Questo è uno dei miei libri preferiti, forse è un po' difficile immedesimarsi per chi, come me, non è stato adottato, o forse no, perché la mia adozione non ha nulla a che vedere con quella della protagonista, mi ha commosso fino alle lacrime, la sua dolcezza e in particolar modo il ruolo della madre. Sicuramente un libro da leggere, che fa riflettere e apre le porte su mondi che non conosciamo. La scrittura è semplice e la copertina è a dir poco stupenda!
Voto: 8/10 (voto super soggettivo 10/10) Quarta di copertina: Questo libro racconta la storia di Malini, una bambina nata tra le aspre regioni del nord dell'India in una famiglia poverissima. Ha soltanto sette anni quando la madre decide di venderla per pochi soldi a un uomo che si rivela subito curioso e inquietante. Da quel momento ha inizio per la piccola un'imprevedibile odissea, scandita da avventure, colpi di scena e da situazioni di profonda commozione, fino a quando viene adottata da una famiglia italiana. A Milano la bambina si trova ad affrontare un mondo del tutto diverso dal suo, fatto di abitudini e doveri a lei sconosciuti. Diventa una ragazza dal carattere complicato ma dolcissimo, eternamente in bilico tra l'amore per i genitori adottivi e la nostalgia per il passato.
Piccolina, mamma mia che libri impegnati...anzi IMPEGNATI!! Io da questo punto di vista sono molto più pigra e paurosa!! Ma chissà forse grazie alle tue bellissime recensioni potrei anche decidermi!!! Ti segnalo questo sito di recensioni di libri fatto da alcuni miei amichetti, guarda se ti piace( http://www.libridaleggere.net/ )! Sono ancora agli inizi quindi non hanno tantissimi libri, però non è male!!!
RispondiEliminaContinua a farmi recensioni che io attingo sempre lo sai!!
Smack smack
Il sito lo guardo volentieri. Quanto ai libri, a me questo genere non dispiace affatto. Se ti va, leggi amata per caso, si legge molto facilemnete e mi farebbe davvero piacere se potessimo condividere questo testo.
RispondiEliminaInfatti era quello sul quale era più orientata perchè l'altro non credo proprio che sarei in grado!! Non sarà molto positivo per la mia immagine d'intellettuale ma mi piace leggere per rilassarmi ed un pochino anche per estraniarmi dalla realtà delle commissioni, scadenze e pressioni della giornata o della settimana e vivere ansie di persone che hanno vissuto un'infanzia peggiore della mia (ci vuole poco) di certo non mi fa rilassare!! Come se non bastasse sono abbastanza stufa delle persone che mi fanno pesare di avere una famiglia che sta bene economicamente. Probabilmente se avessi dovuto lavorare mi sarei anche scafata - come si dice a Roma - prima, ma non ho intenzione di continuare a sentirmi in colpa perchè io ho un cuscino che altri non hanno avuto la fortuna di avere!! Prendo atto che sono stata e sono fortunata e evito di sentirmi superiore come fanno molti altri!! Ovviamente questo mio discorso non vale per i libri in questione. Quelli sono casi tristemente estremi e più frequenti di quanto si vorrebbe, ma che spesso producono persone assai migliori dei nostri "poveri" nazionali, se capisci cosa intendo!!
RispondiEliminaScusa lo sfogo, non voglio scatenare chissà quale disgriminazione, ma io sono stata additata come ricca da gente che, per sfortuna, ha avuto meno comodità di me, non per questo me ne sono mai vantata anzi per molti anni al liceo mi faceva quasi sentire aliena (malgrado andassi in una scuola parificata!!).
Non so perchè ho finito per farti tutto questo discorso, forse ne aveva bisogno, scusa se ho sfruttato il tuo blog e comunque sta certa che cercherò assolutamente di leggere "Amata per caso". Dopotutto è alla condivisione di un libro che devo due tra le mie più importanti amicizie (sottinteso che una di questa amicizie sei tu!;->)!!!
Ciao piccola, ero in ferie e ho staccato completamente col pc. :)
RispondiEliminaora son tornata e in questi due giorni c'é stato il delirio in ufficio, ma domani faccio il recuperone sui nuovi capitoli.
bonne soirée!
@SilSaraSun, allora aspetto un tuo parere. Per il resto lo sai come la penso ; ) e scrivi come, quando e dove vuoi!
RispondiElimina@Manu, vengo a rispondere sul tuo blog a breve