mercoledì 29 settembre 2010

Piccoli errori e piccole decisioni

In questi ultimi dieci giorni sono stata occupata con beghe familiari, dentistiche e oculistiche che mi hanno stressato più del dovuto, mettendomi più ansia per i miei doveri e togliendo più tempo ai miei piaceri: tradotto, un periodaccio. E temo proprio che non sia finito, ohibò.


La scorsa settimana, una scrittrice che conosco (e lavora in una piccola, nuova, casa editrice romana) mi ha chiesto di inviare due capitoli significativi del mio manoscritto - oltre a sinossi e dati personali. Ho avuto un attimo di puro panico: e ora quali mando? I pochissimi lettori del mio romanzo non hanno saputo consigliarmi. Il fatto è che di punti salienti ce ne sono diversi, lo stesso vale per i personaggi e per le situazioni, e scremare solo su due capitoli mi appariva riduttivo per rappresentare l’intero contenuto. Ci sono parti a cui sono più affezionata, tuttavia non sono comprensibili se lette a sé, senza arrivare a quella determinata situazione/emozione attraverso tappe precise (per esempio, il rapporto sentimentale tra i due protagonisti, dopo un attimo di pura passione, segue un percorso complesso, fatto di incertezze dei due e di ostacoli imposti dall’esterno -più o meno come avviene nella realtà- ma se non si leggono prima questi, non si possono comprendere i meccanismi che li portano a fare alcune scelte. O meglio... si comprendono, non ci vuole chissà quale laurea, ma non si leggerebbero, a mio avviso, nell’ottica giusta). Alla fine mi son decisa, ho fatto leggere le due parti a SilSaraSan, che non ha letto l’intero manoscritto, e mi ha dato la sua benedizione.


Nel fare questa semplice operazione, ho notato una serie di errori che ancora una volta mi hanno impanicata: ripetizioni di termini, virgole di troppo, un punto mancante alla fine di una frase e un indicativo al posto di un congiuntivo. ARGH! Risultato: sto ricorreggendo il tutto per l’ennesima volta.


In verità, era parecchio (il mio parecchio) che non lo rileggevo, e ora noto di più la punteggiatura, non proprio esatta in ogni punto, o la ripetizione di alcuni termini a due pagine di distanza (per esempio la parola “azzurro” nella descrizione di un luogo e la parola “scintillò” in un combattimento). Per quanto legatissima alla storia e ai suoi protagonisti, già adesso sono in grado di notare di più alcune pecche, come se fossi più esterna. Certo non si può notare tutto, poi si sa, molti errori neppure saltano agli occhi perché il cervello si dice da solo cosa ci sia scritto, prima ancora di averlo letto. Il mio in particolare è anche soggetto a pigrizia da bradipo fumato.


Me ne farò una ragione; prima o poi.

martedì 21 settembre 2010

N.T. il romanzo

Mi sono resa conto che non ho mai parlato di N.T. - il manoscritto inviato, per il quale attendo una risposta.


Non posso dire molto, immagino, ma riporto quanto possibile. La storia si svolge nel futuro e si basa sull'idea che nel 2012 sia successa davvero qualche catastrofe, la quale ha portato a cambiamenti climatici e della crosta terrestre. Inoltre, a causa di alcuni mutamenti genetici, la razza Umana si trova a vivere con Umani per metà Tigri Bianche e Umani per metà Lupi (questi ultimi due in lotta tra loro). La protagonista è l'incrocio delle tre Razze e la storia (dopo una brevissima parte sull'infanzia) inizia quando viene rapita da un gruppo di Tigri, senza però saperne il motivo. Si troverà così sballottata tra zone calde e fredde del pianeta, in situazioni e ambienti molto diversi tra loro e conoscerà molte persone, usi e lingue.


Questo racconto è prima di tutto un'avventura, ma, come ho scritto in altre parti, sono molto forti la componente amorosa e quella della guerra. Ugualmente importanti sono il tema dell'amicizia e del valore della famiglia (di sangue e non). Il tema fantastico è una cornice.


Ho impiegato due mesi e mezzo per scriverlo, per un totale di circa 194 mila parole (1.140mila caratteri inclusi gli spazi). In Times New Roman 11, con 39 righe a pagina, sono circa 600 pagine.


Vi posto un video in merito, le immagini sono per lo più prese dal web, e -proprio per questo motivo- non tutti i personaggi corrispondono alla perfezione a come li ho descritti nel libro (per esempio J.L.D. quello con i capelli lunghissimi verso la fine, in realtà è biondo slavato, anche se non potevo non metterlo perché, colore a parte, è uno dei più azzeccati) poi ammetto che, essendo alcuni attori/modelli famosi, mi fa un po' strano :p


Lei è S.T.L.


Lui è A.D.A.






Sarebbe bello se le case editrici ti dicessero che lo stanno almeno leggendo (o anche se lo hanno cestinano, ma almeno lo sai!). E invece no, non lo sai! Con tanto di pernacchia...


sabato 18 settembre 2010

Un po' di domande

Come lo vedete questo simpatico ragazzo qui a fianco per Ryker? Meglio lui o quello dell'altra volta? Questo tipo qui si chiama Andrew Stetson, è un modello canadese.
Che dite, meglio And o meglio Chris?
Mentre attendo le vostre risposte, rispondo io a quelle di questo test, rubato a Manu.

TEST PER GLI AMANTI DELLA LETTURA

1) Come scegli i libri da leggere? Ti fai influenzare dalle recensioni?
-La domanda dovrebbe essere come scelgo i libri da NON leggere. Quelli che promettono lamenti e gemiti della vita quotidiana di solito li evito.

2) Dove compri i libri: in libreria o online?
- Libreria.

3) Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta?
- Aspetto?? Ehhh, come no.

4) Di solito quando leggi?
- Quando capita, prediligo la sera perché posso stare buttata sul letto.

5) Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?
- No. Ma se sono troppo corti sono titubante.

6) Genere preferito?
- Avventura su tutto. Poi se con l'avventura ci sono mischiati romance, fantastico, fantascienza, giallo, o legal thriller molto meglio. Non mi dispiacciono storie reali che riguardano i bambini, perché la psiche infantile mi intriga molto, tuttavia trovo che bei libri in merito sia molto difficile trovarne. In generale direi avventure in cui ci sia una storia d'amore non troppo mielosa.

7) Hai un autore preferito?
- Jacquiline Carey, Harper Lee. Mi piace come scrive la Simmons, ma amo (tantissimo) un solo suo libro. Trovo molto bella la scrittura della Hayden e anche il suo modo di riportare le sue storie vere.

8) Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
- Da quando ho imparato a leggere.

9) Presti libri?
- Se mi fido della persona in questione, sì.

10) Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme?
- Uno alla volta.

11) I tuoi amici/famigliari leggono?
- Parenti poco. Tra gli amici pochi leggono e solo una legge più di me.

12) Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?
- Dipende.

13) Quando vedi una persona che legge (ad esempio sui mezzi pubblici) ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?
- AHAHAHAHAH SEMPRE! E se posso leggo anche qualche riga.

14) Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne uno soltanto quale sarebbe?
- Oh, cielo sarebbe una disgrazia. Non lo so.

15) Perché ti piace leggere?
- Perché per un momento vivo vite completamente diverse dalla mia, esperienze che il piu' delle volte non faro' mai per davvero e posso entrare in mondi e situazioni lontanissimi dalla mia realtà. Perché mi diverto e mi emoziono.
Sottoscrivo quanto scritto da manu.

16) Leggi libri in prestito (da amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi?
- Biblio no. Amici sì, ma se mi piace molto poi lo devo comprare.

17) Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?
- Nel nome della rosa e mi rattrista molto questa cosa.

18) Hai mai comprato un libro solo perché aveva una bella copertina, e cosa ti attrae nella copertina di un libro?
- Disgraziatamente, sì. Non so, se mi piacciono i colori messi insieme, se le forme sono morbide...

19) C'è una casa editrice che ami particolarmente, e perché?
- Non mi dispiacciono la Nord e la Fazi, ma non scelgo i libri per la casa ed. Mi piace la formattazione.

20) Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni "al sicuro" dentro casa?
- Dappertutto.

21) Qual è il libro che ti hanno regalato che hai gradito maggiormente?
- Non ricordo.

22) Come scegli un libro da regalare?
- Scelgo a seconda dei gusti della persona a cui devo fare il regalo.

23) La tua libreria è ordinata secondo un criterio, o tieni i libri in ordine sparso?
- Secondo criterio, ma dopo una decina di giorni già non hanno più criterio...

24) Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?
- Le leggo.

25) Leggi eventuali introduzioni, prefazioni e postfazioni dei libri o le salti?
- Le leggo (se sono di studio e vado mooolto di corsa, le salto :D).

Se volete fate un bel copia-incolla e rispondete sui vostri blog.

giovedì 16 settembre 2010

Minaccia. Più o meno

Non sono affatto fuori dal giro degli impegni stressanti e noiosissimi, ma onde evitare che qualcuno pensi che non mantenga le mie minacce (non sia mai!), torno a scribacchiare su questi lidi. E a lamentarmi. Quasi.

Sono passati quarantasette giorni da quando dovrebbe essere arrivato il mio manoscritto intero - alla prima casa editrice. E sono passati circa due mesi e mezzo da quando, invece, ho inviato i primi tre capitoli a case editrici sparse. Per ora nulla si ode. La prossima settimana forse invio qualche altra copia intera ad altre case. Sono un po’ indecisa a dire il vero, soprattutto per questioni economiche.

Una delle case editrici, sul sito, ha scritto che non desidera manoscritti al momento, però dice che leggerà quelli che arrivano. Che significa? Un’altra vuole il manoscritto in A4, solo fronte, il che vuol dire che spenderei molto più di 60 euro (se ve lo siete perso, leggete qui). Tra l’altro ho notato che in giro ci sono diversi libri di esordienti pubblicati da case editrici che sui propri siti dichiarano di non volerne. Quindi, secondo voi, cosa dovrei fare? Tirare fuori dalle tasche tutti i (pochissimi) soldi che ho e inviare a tutti indifferentemente?

Sono indecisa, molto.

Titubante.

Sarà che sto passando un momento di incertezze, incertezze su cose che non so ben definire neppure io.

Aggiornamento: qui, sul blog Tutto sui libri, trovate una mia intervista (la mia prima intervista!)


Fatemi sapere cosa ne pensate.

giovedì 9 settembre 2010

Sì, è una minaccia!

Volevo scrivere un sacco di fantastici (fantastici?) post, ma proprio non ho tempo. Anzi, non dovrei aprire neanche il computer... Argh. Beh, ragazzuoli, non disperate, prima o poi torno... Sì, è una minaccia!

La mia S.T.L. di N.T. chiaro, no?
ps. se anche voi volete fare queste dolls, potete andare qui http://www.tektek.org/dream/dream.php

giovedì 2 settembre 2010

Agosto se n'è andato e i miei personaggi fanno ciò che vogliono

Siccome oggi è una di quelle giornate in cui la voglia di lamentarmi mi assale -bussando, urlando, rompendo i maroni- bene, pensavo, dunque, di lamentarmi! Perché io odio quando le giornate diventano così visibilmente più corte, e odio questo periodo dell’anno in cui devo preparami al freddo, al buio, alla pioggia e soprattutto a tutte le mille cose che devo fare. Credo di aver una qualche sindrome da inizio anno scolastico, per cui, anche se non frequento più quel postaccio malefico, mi è rimasto nelle vene un disagio appiccicoso. Questo è il periodo in cui sento che l’estate è andata, quel che è fatto è fatto, au revoir!

Come se non bastasse, ora sono di nuovo a mille, non tanto in quello che faccio, tanto con l’ansia, perché… ohm, l’ho detto che sono ansiosa? Sì?! Va bene, va bene, era per essere sicura che non vi sfuggisse. Ho dato vita a un nuovo progetto, diciamo “lavorativo”, ma non chiedetemi niente, tanto non risponderò (@SilSaraSun, ho detto che NON risponderò :D), e chissà che ne sarà del progetto, di me, di noi... AAAAAH! <-- urlo di disperazione.

Ma passiamo a noi, anzi a lei, la Manu, che mi ha chiesto come mai i personaggi si muovono da soli. E non lo so, chiedilo a loro, no? Pare che la cosa sia normale per chi scrive, io non so bene come possa succedere: ovvio che dietro ci siano le nostre ditina a digitare, però a volte, quando pensiamo a un racconto (ma anche a delle parti di un romanzo), immaginiamo che le cose vadano in un certo modo, che un particolare personaggio si comporti così o colà. Invece poi, nel momento stesso in cui scriviamo, è come se prendessero una forma loro, quasi avessero una propria volontà, per cui le suddette dita scrivono qualcosa che non avevamo preventivato: per es. un personaggio che deve morire e non muore, oppure due persone che si devono innamorare e non si innamorano, oppure due amici che devono essere amici e non lo sono, un personaggio che deve risultare antipatico e alla fine è simpaticissimo (e dobbiamo ammettere che piace anche a noi), e così via.

Forse perché nel momento in cui scriviamo stiamo vivendo qualcosa di diverso, oppure perché inconsciamente ci sta qualcosa che non ci piace, o ci piace di più. Se dovessi dire, non lo so quale sia il motivo, so che mi succede spesso e che, in linea di massima, riesce, quindi nel complesso suona bene.

In N.T. ci sta un personaggio che doveva essere arrogante e dispotico, invece alla fine vengono fuori altre caratteristiche quali la gentilezza, la passione per la letteratura e la danza, l’attenzione ai particolari… e il personaggio finisce per piacere anche alla protagonista, nonché alla sottoscritta!

Questo è il motivo per cui, immagino, è bene sempre avere un piccolo schema degli avvenimenti e dei personaggi, onde evitare di cadere in contraddizione. In seguito, se fila, si può sempre seguire la nuova strada, ma per lo meno si ha una traccia già coerente a cui riallacciarsi talora le cose non quadrassero.

Detto ciò, è quasi ora di cena, quindi torno a lamentarmi per cavoli miei.

Bacini, bacetti, baciotti… o quello che vi pare.

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